Lira
Cultura popolare mediterranea
Descrizione
Ambito culturale: Cultura popolare mediterranea
Cronologia: - ante 1953
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno, corno, budello, fil di ferro
Misure: 43.5 cm (intero); 17.2 cm x 6 cm x 28 cm (cassa); 4 cm (manico); Ø 7.7 cm (cavigliere); 9.7 cm (caviglie)
Descrizione: Lyra o Lijera o Lijerica o Lirica: strumento ricavato da un unico blocco di legno scavato in modo da formare una cassa piriforme, curva e poco profonda che si prolunga, assottigliandosi, nel manico; sulla cassa e parte del manico è posta superiormente una tavola armonica piatta di legno di conifera che funge da piano armonico. Il manico è sovrastato da un cavigliere di forma circolare nel quale sono infisse in modo sagittale rispetto al piano del manico, le tre caviglie. Due fori sul cavigliere. Cordiera di corno. Un anello di pelle rossa, per reggere lo strumento finché suona, è inchiodato nella parte posteriore del manico. Cavigliere decorato con un intaglio a fiore a sei petali dipinto di rosso contenuto in un cerchio dipinto di giallo con il bordo rosso; stessa decorazione sulla cassa, anche se non completa. Due buche di risonanza disposte specularmente a forma di "D" sulla cassa.
Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Dalmazia o Grecia.
Con il nome di lyra (con le sue varianti) si designa un cordofono ad arco con le segueznti caratteristiche: corpo piriforme scavato da un unico blocco di legno, con tre corde sfregate da un'archetto, tese da caviglie infisse sagittalmente su un cavigliere piatto non angolato e disposto sullo stesso piano della tastiera e dela tavola armonica, tastiera giacente sullo stesso piano della tavola armonica, ponticello a cavaliere dei due fori, anima mobile sotto il piede del ponticello. Con questo aspetto lo strumento è arrivato sino ai giorni nostri a partire da una sua diffusione attestata nel medio evo; nell'ambito della musica popolare si è radicato nelle tradizioni della Grecia, soprattutto delle isole, in quella di vari centri della costa adriatica orientale e delle isole dalmate e in una ristretta zona della Calabria meridionale, per effetto dei rapporti di lunga durata di questa terra con la Grecia. In Bulgaria e in Macedonia sono derivate due forme variate nel numero delle corde e nel profilo della cassa. Soprattutto a Creta esiste una versione ammodernata, che ha dismesso alcuni suoi caratteri per adottare la tastiera rilevata e inclinata simile a quella del violino, il capotasto e le meccaniche da mandolino inserite in un cavigliere scatolato. La lyra si suona di regola in posizione verticale, "da gamba", con le corde che non vengono premute contro il piano rigido sottostante, ma sono tastate lateralmente "a vuoto" dalle dita alla base delle unghie. La musica di più antica impostazione è basata sull'uso della corda esterna, mentre le altre forniscono note di bordone (senza essere tastate) o una o due note in più rispetto la scala base. Lo strumento in questione non è facilmente identificabile per la sua origine geografica, ma per alcuni dettagli appare più probabilmente riconducibile a un'origine adriatica (Dalmazia).
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03357/
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