Qanun

Cultura araba classica

Qanun

Descrizione

Ambito culturale: Cultura araba classica

Cronologia: - ante 1953

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, pergamena, corde di budello, ottone

Misure: 40.2 cm (cassa base)

Descrizione: Qanun con cassa di forma a trapezio rettangolare con il somiere delle caviglie costituito da una serie di triangoli con il vertice disposto verso il piano armonico. Sul lato minore, intarsi di motivi floreali e stemma con monogramma "IS". Piano armonico con quattro 'finestre' rettangolari di pergamena, tre rose intagliate (due circolari ed una a farfalla) con monogramma 'IS'. In origine, ventisei cori di corde triple fissate alla base in fori a triangolo (uno per coro). Nel capotasto, dalla parte del somiere delle caviglie, sono visibili le scanalature lungo le quali correvano le corde; nel cavigliere sono infisse le settantotto caviglie lignee con sezione piramidale o troncopiramidale. Presente la chiave di ottone per accordare lo strumento.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Non determinabile (paesi arabi, Turchia, Grecia).
Il qanun è la cetra a tavola a pizzico del mondo arabo, attualmente diffusa nel Medio Oriente, nel Nord Africa e in parte dell'Asia, nonché in Grecia. La sua reale diffusione è relativamente recente. È possibile che il qanun fosse precedentemente presente in Egitto e in Siria e che si sia poi diffuso grazie all'espansione dell'impero ottomano. Lo strumento ha una forma a trapezio rettangolo; la cassa è attualmente in genere di noce o di acero (ma erano usati anche il mogano e il prugno); negli esemplari turchi può essere di noce, platano, conifera o ebano. Circa un quinto della lunghezza del piano armonico è costituito da una membrana, in origine di pelle di pesce, ora di pelle animale o addirittura di materiale sintetico. Il numero delle corde è variabile, esse sono normalmente disposte a ordini di corde triple, tuttavia esistono strumenti muniti di una corda singola ai lati e di ordini di corde doppie. Intorno al 1876 lo strumento acquisì un'importante innovazione: una serie di leve, allineate al ponticello e alle caviglie lungo il lato obliquo, che consentono di variare la tensione delle corde e quindi l'altezza dei suoni prodotti. I modelli nuovi non sostituirono immediatamente quelli precedenti e al Congresso della musica araba, svoltosi al Cairo nel 1932, i due tipi erano ancora attestati. Il qanun viene tenuto appoggiato alle ginocchia del suonatore o appoggiato a una tavola, con gli angoli retti alla sua destra e il lato obliquo alla sinistra del suonatore. Esso è suonato mediante plettri ad anello. L'estensione del qanun varia tra le tre e le quattro ottave, quelli con una maggiore estensione sono in genere i modelli più recenti, soprattutto egiziani. Attualmente le antiche accordature del mondo arabo, spesso materia di discussione tra i musicisti, sono ormai largamente sostituite dall'accordatura temperata occidentale. La tecnica esecutiva del qanun è frutto di una lenta evoluzione, la forma a trapezio rettangolo e la posizione orizzontale paiono essere state acquisite solo recentemente. Prima dell'introduzione delle leve, la mano sinistra poteva muoversi lungo tutta la lunghezza della corda, come nel koto giapponese, ma questa tecnica non permetteva un grande virtuosismo e consentiva solo esecuzioni monodiche; l'introduzione delle leve rese possibile un maggiore virtuosismo e un nuovo senso dell'armonia e della polifonia. Il qanun è generalmente uno strumento solista anche se spesso viene utilizzato nelle orchestre orientali. Al di fuori del mondo arabo il qanun è presente in Armenia, nella ex Yugoslavia e nella penisola balcanica.

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