Cetra a pizzico

Cultura popolare austriaca

Cetra a pizzico

Descrizione

Ambito culturale: Cultura popolare austriaca

Cronologia: - ante 1953

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, metallo

Misure: 22.6 cm x 3.35 cm x 46.8 cm (cassa)

Descrizione: Salzburger Zither con corpo rettangolare con un prolungamento laterale arrotondato che occupa circa metà della lunghezza dello strumento. Lungo il lato maggiore è applicata una tastiera con quindici tasti metallici. Lo strumento monta tredici corde metalliche di cui due ordini di corde doppie che scorrono sopra la tastiera e nove corde di bordone. Le corde melodiche e sette di bordone sono fissate ad un somiere all'estremità rettangolare della cassa, le altre due sono ancorate ad un somiere apposito applicato al lato che si prolunga nella parte arrotondata. Le corde sono avvolte a caviglie metalliche perpendicolari al relativo somiere. Capotasto metallico. Nella cassa sono intagliate due rose. Piedini di legno conici.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Austria
Molte cetre europee si sono sviluppate a partire da una struttura di base a cassetta parallelepipeda o leggermente trapezoidale. Le varianti locali si sono standardizzate in molte parti d'Europa, soprattutto a nord delle Alpi sino ai paesi scandinavi, adottando un diverso numero di corde, attribuendo ruoli diversi ad alcune di esse, spesso con funzione di bordone, prevedendo diverse accordature e diverse tecniche di suono, in particolare per quanto riguarda l'uso delle tastiere sulle quali le corde possono essere premute con le dita o con l'ausilio di semplici dispositivi fatti scorrere lungo la tastiera stessa. Numerose sono le cetre che si pongono a cavallo di gruppi tipologici definiti, adottando soluzioni ibride o immettendo su un impianto di base tradizionalmente fissato alcune soluzioni innovative. Lo strumento in questione pare essere riconducibile a uno di questi casi: la presenza di una tastiera ricurva e di un capotasto/ponticello con la stessa conformazione indicano chiaramente che lo strumento è stato usato con un archetto per lo sfregamento delle corde. Tale pratica è da tempo adottata in alcune cetre della Scandinavia, in particolare nel langspil islandese. L'uso dell'arco si è poi ulteriormente diffuso nella seconda metà del XIX secolo, dando vita a numerose "invenzioni" di cetre a corde sfregate. Lo strumento in questione tuttavia mostra segni d un uso anteriore alla collocazione sulla sua tavola di una tastiera rilevata e incurvata; è perciò probabile che si trattasse di una cetra diatonica, verosimilmente a bordone, sulla quale sia stata successivamente adattata una tastiera cromatica per un uso più "moderno" con un'arco con crini. Peraltro non è facile individuare, dal suo impianto di base, anche lo strumento originario: si trattava quasi certamente di una cetra del'Europa settentrionale, forse tedesca o scandinava, con caratteristiche tuttavia non del tutto corrispondenti ai modelli standardizzati nelle tradizioni di quelle aree.

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