Cetra ad arco modello Petzmayer

Kellner, Joseph

Cetra ad arco modello Petzmayer

Descrizione

Autore: Kellner, Joseph

Cronologia: inizio sec. XX

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: acero, ferro, osso

Misure: 29.5 cm x 2.65 cm x 46.8 cm (intero)

Descrizione: Cassa armonica in forma di cuore, attraversata da una tastiera arcuata con ventinove tasti metallici, di tipo cromatico. Sulla tavola si aprono due fori a forma di goccia, che lasciano intravedere tre catene: due sono poste perpendicolarmente rispetto la tastiera, una parallelamente ad essa. Cavigliere piatto e rotondo, chiavi di metallo a testa quadra infisse perpendicolarmente; quattro corde tenute in posizione da chiodini a ridosso del capotasto; dalla parte opposta passano da un capotasto-ponticello e si incastrano nelle fessure dell'attaccacorde. Il fondo porta tre piedini di sostegno (in osso ?) terminanti con punte metalliche.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Germania.
Si tratta di una delle tante forme in cui, nel corso del sec. XIX e all'inizio del XX, soprattutto in area germanica, liutai di diversa formazione hanno sperimentato la costruzione delle cetre con criteri diversi da quelli tradizionali, puntando soprattutto a ibridazioni con il violino o quanto meno a rendere disponibili sulle cetre tecniche esecutive proprie di altri strumenti, prima fra tutte quella dell'uso delle corde sfregate da un archetto. In questo caso il costruttore ha adottato una struttura piĆ¹ vicina a forme tradizionali di cetre da tavolo, senza ricorrere alla costruzione con un manico distinto dalla cassa e giovandosi invece dell'inarcamento della tastiera e del ponticello per agevolare lo sfregamento delle singole corde. La caratteristica forma a cuore si deve all'inventiva del noto musicista e liutaio bavarese Johan Petzmayer, che ne costruƬ il primo esemplare da concerto a Monaco nel 1823. L'archetto utilizzato (che qui manca) era di lunghezza leggermente inferiore a quello da violino.

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).