Cetra accordale

Cultura popolare

Cetra accordale

Descrizione

Ambito culturale: Cultura popolare

Cronologia: - ante 1953

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, metallo

Misure: 38.4 cm x 50 cm x 3.4 cm

Descrizione: Akkordzit, ovvero strumento costituito da una cassa scatolata con profilo trapezoidale; la tavola superiore e il fondo sono congiunte per mezzo di due blocchi di legno massiccio; le fasce laterali sono ricavate da tavole più sottili. Il lato obliquo ha forma di parentesi graffa; somiere delle caviglie lungo il lato superiore e quello obliquo, allineato al quale si trova il capotasto che è parallelo al bordo inferiore della cassa e poi scende obliquamente. Quarantanove caviglie infisse nella cassa disposte su tre file, poi due, poi una (sul lato obliquo). Buca di risonanza rotonda posta quasi al centro (attraverso si vede una etichetta: 'Cetra Tonini/61 Via Torino 61/Milano') con perimetro decorato con motivi floreali. Nella parte inferiore del piano armonico all'interno di un riquadro rettangolare applicato a decocalcomania le note corrispondenti al suono di ciascuna corda. Nella parte superiore a sinistra: 'HONI SOIT QU MAL Y PENS' (motto dell'ordine della Giarrettiera) e stemmi di sette stati europei (Austria, Italia, Svizzera, Olanda, Francia, Svezia, Inghilterra), il tutto sovrastato dalla scritta 'INTERNATIONAL'. Tre punte di ferro applicate sul fondo fungono da piedini di sostegno.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Milano, Italia.
Cetra detta "ad accordi" o "accordale" per il fatto che una parte consistente delle corde disponibili sono montate per essere intonate a gruppi, in modo da essere pizzicate simultaneamente, con un unico colpo di plettro o delle dita, e così accompagnare armonicamente la melodia cantata, o eseguita da altri strumenti o suonata con le corde singole presenti sul lato destro. Si tratta di una tipica evoluzione moderna delle cetre a pizzico dell'Europa centrale, soprattutto sviluppate e usate in area germanica. Anche l'esemplare in questione è certamente nato in tale area, molto probabilmente in Austria: ciò si deduce non solo dal fatto che l'invenzione e lo sviluppo costruttivo degli Accordzithern sono stati realizzati in Austria e in Germania, ma anche da precisi indizi che contrastano con l'ipotesi, che sembrerebbe suffragata dall'etichetta, della sua origine milanese. Si consideri a tal proposito l'uso delle lettere per indicare le note (e soprattutto la lettera H per il Si naturale), che è prettamente germanico, anche se nel pentagramma le note sono accompagnate dal nome scritto in lettere secondo l'uso latino a fianco del simbolo, e si veda, nell'insieme degli stemmi legati all'Ordine della Giarrettiera, la preminenza accordata a quello imperiale austriaco, che è anche l'unico privo del nome del paese di appartenenza, che è a sua volta scritto in tedesco, come in tedesco è la scritta in alto "International". Si può pertanto concludere che si tratti di un prodotto di manifattura austriaca, commercializzato in Italia dalla Ditta Tonini di Milano, via Torino 61; non si conosce altro, allo stato, su tale ditta.

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