Fidula cinese a due corde

Cultura popolare cinese

Fidula cinese a due corde

Descrizione

Ambito culturale: Cultura popolare cinese

Cronologia: - ante 1953

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: palissandro (jacaranda ovalifolia), pelle di sauro, seta, avorio

Misure: 75.6 cm ; 66.7 cm (manico); 8.4 cm x 4.2 cm x 12.3 cm (cassa); 15 cm (caviglie)

Descrizione: Er Hu la cui cassa è un prisma a base esagonale, leggermente concavo al centro, costruito con doghe di palissandro incollate fra loro sui lati lunghi. La base inferiore è sagomata con una doppia modanatura che si sovrappone a un bordo tronco-conico. Fondo chiuso da una rosa intagliata in legno chiaro. Il piano armonico è ricavato da una pelle di serpente incollata. Manico spianato davanti e arrotondato dietro, quando fa da cavigliere recupera gli spigoli vivi fino a sezione quadrangolare e termina con due forme trilobate sovrapposte. Due caviglie scanalate a tortiglione e con inserti di avorio.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Cina
Si tratta di uno strumento rappresentativo del gruppo più numeroso tra i due in cui si dividono le fidule cinesi: qui le caviglie sono posteriori e trapassano il cavigliere, uscendo con un tratto relativamente lungo; le corde, accordate alla quinta, avvolte all'estremità delle caviglie, corrono pertanto a distanza relativamente grande dal manico, che dunque non può fungere anche da tastiera; il capotasto a cappio è mobile, e il ponticello serve solo a trasmettere le vibrazioni della corda al piano armonico, e non anche a tenere le corde staccate dalle parti rigide. La classica fidula cinese a due corde rispondente a questo modello, diffusa in tutta l'area dell'estremo oriente, ha di regola un risonatore poligonale (a sezione ottagonale o esagonale), come nello strumento in questione; più di rado la cassa è cilindrica. L'Er hu viene suonato con la cassa appoggiata al ginocchio sinistro del musicista, il quale opera con le dita che toccano le corde senza esercitare pressione contro una superficie sottostante; l'archetto passa con il crine tra le due corde, in modo da sfregarne una con la faccia esterna e l'altra con quella interna (2001).

Forma originata durante la dinastia Han. (Mazzeo, 2020)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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