Liuto ad arco
Cultura hindustanica
Descrizione
Ambito culturale: Cultura hindustanica
Cronologia: - ante 1963
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno, avorio, osso, pelle di capra, metallo
Misure: 24 cm x 14 cm x 114.5 cm ; 114.5 cm (intero); 68 cm x 6.7 cm x 4.7 cm (manico); 11 cm x 22.5 cm x 29 cm (cassa); 127 cm (caviglie)
Descrizione: Mayuri ricavato da un unico blocco di legno cavo, costituito da un manico lungo e largo e da una cassa armonica a forma di pavone. Il piano armonico è costituito da una pelle di capra incollata alla cassa al centro della quale è fissata una striscia di pelle rossa. Tastiera applicata superiormente al manico con sette tasti metallici; al di sotto di essi vengono fatte passare le quindici corde che vibrano per simpatia e che sono fissate alle caviglie infisse verticalmente lungo una sbarra di legno fissata lungo il lato destro del manico. Le quattro corde principali sono avvolte alle corrispondenti caviglie infisse due nel lato superiore e due in quello laterale dell'estremità del manico. Cassa dipinta di verde con ali rosse; due occhi ai lati; motivi floreali e bordi in intarsio d'osso sul manico.
Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: India settentrionale
Il termine mayuri in hindi significa "pavone": si tratta infatti di un dilruba con il risuonatore scolpito in forma di pavone; il mayuri era particolarmente diffuso nelle corti del XIX sec. Il dilruba è un cordofono ad arco dell'India settentrionale e del Pakistan, usato soprattutto per accompagnare il canto in contesti urbani. Nonostante sia destinato alla musica d'arte, non è entrato in modo significativo nella pratica della musica classica contemporanea. Analogamente all'esraj, diffuso soprattutto nel Bengala, il dilruba è realizzato in un unico blocco di legno ed è costituito da una cassa simile a quella del sarangi, rettangolare con i lati rientranti e con il piano armonico di pergamena, e da un manico simile a quello del sitar, con una tastiera piuttosto larga e scavata e con tasti arcuati legati al manico, che consentono di spostare le corde lateralmente per ottenere effetti di glissato con notevoli escursioni su ciascuna nota. Nei modelli moderni, il cavigliere è spesso a meccanica, come quello della chitarra. Sono presenti quattro corde melodiche di metallo e una serie di corde di risonanza, sempre metalliche, che corrono sotto i tasti e le cui caviglie sono inserite in una barra di legno sul lato destro del manico. Il ponticello è in genere di osso e piuttosto arcuato; l'attaccacorde si trova all'estremità inferiore dello strumento. Lo strumento è suonato con un archetto da sarangi, tenuto verticalmente appoggiato alla coscia e alla spalla sinistra del suonatore. Nella versione in forma di pavone, lo strumento era usato soprattutto dalle danzatrici professioniste.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03379/
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