Liuto ad arco egiziano

Cultura beduina

Liuto ad arco egiziano

Descrizione

Ambito culturale: Cultura beduina

Cronologia: - ante 1963

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, pelle, madreperla, tessuto di cotone, corde di budello

Misure: 74 cm (intero); 25.3 cm x 6.5 cm x 27.6 cm x 25.6 cm (cassa); 18.7 x Ø 39.5 (manico); 19 cm x Ø 4.65 cm (cavigliere); 13.45 (caviglie)

Descrizione: Rabâb Al-Mughanni con la cassa costituita da un telaio a forma di trapezio isoscele, con i lati leggermente concavi, su cui è incollata una pelle che fa da piano armonico; ai lati del telaio, nella parte esterna, sono incollate strisce di tessuto di vari colori. Il manico e il cavigliere sono ricavati da un unico blocco di legno tornito, sono cilindrici e decorati con bottoni di madreperla. Nel cavigliere una finestra rettangolare anteriore consente l'inserimento delle corde. Manca l'arco.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Egitto
Col termine rabab nel mondo islamico occidentale (Nord Africa, paesi arabi) si intende un insieme di liuti a spiedo ad arco (presenti in tutto il mondo islamico fino al sud-est asiatico) e il liuto a manico corto ad arco della musica classica andalusa del Marocco (vedi inv. 501); nel mondo islamico orientale (dall'Iran all'Afghanistan, fino al sub-continente indiano) invece il termine viene usato per indicare anche alcuni liuti a pizzico. Il rabab quadrangolare è presente nelle zone di influenza araba e turca. La cassa pare derivare dal tamburo a cornice, essa infatti è costituita da un telaio di legno con il piano armonico e il fondo realizzati con membrane di pelle animale tese sulla cornice. Villoteau nella sua Description de l'Egypte (1809) distingueva tra il rabab al-sha'ir (fidula del poeta), con cassa quadrangolare e una sola corda, e il rabab al-mughanni (fidula del cantore), con due corde intonate a distanza di quinta. Tale distinzione, ripresa da Lane (nel suo An Account of the Manners and Customs of the Modern Egyptians, 1836), attualmente non esiste più dato che la forma quadrangolare della cassa è pressoché scomparsa in Egitto (rimane soltanto nel Sinai) e il repertorio epico viene ora eseguito sul liuto a spiedo ad arco a due corde con cassa semisferica, detto semplicemente rababa. Il liuto a spiedo ad arco quadrangolare ad una sola corda (detto rababa o rababa al-sha'ir) è attualmente diffuso dall'Arabia Saudita alla Siria e dall'Iraq fino al Mediterraneo, esso è considerato lo strumento dei nomadi (arabi o no) e delle popolazioni rurali. Viene utilizzato per accompagnare il canto e la sua estensione non supera una quinta. Esso è attualmente presente in due forme: con cassa propriamente rettangolare (diffusa in particolare in Iraq come strumento dei Beduini e in Giordania), oppure con cassa rettangolare con i lati curvi verso l'interno: quest'ultimo è il tipo oggi più diffuso.

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