Liuto ad arco dell'alto Nilo
Cultura arabo nubiana
Descrizione
Ambito culturale: Cultura arabo nubiana
Cronologia: - ante 1963
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: guscio di noce di cocco, legno, ferro, pelle, corde di budello
Misure: 90.5 cm (intero); 8.76 cm x Ø 9.5 cm (risuonatore); 58 cm x Ø 2.95 cm (manico); 21.5 cm (cavigliere); 10 cm (caviglie); 21 cm (puntale)
Descrizione: Rababa con risuonatore costituito da un guscio di noce di cocco sul quale è tesa una membrana che fa da piano armonico; nel guscio sono presenti diversi fori circolari. Esso è attraversato da un lungo asse di ferro cilindrico che collega il manico al guscio e ne fuoriesce costituendo un lungo puntale. Il manico e il cavigliere sono ricavati da un unico blocco di legno tornito, sono cilindrici e il cavigliere è sormontato da una cuspide modanata. Le due corde sono fissate al puntale e avvolte alle due caviglie, di legno tornito, infisse lateralmente al cavigliere che presenta una finestra rettangolare anteriore. Manca l'arco.
Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Egitto, alto Nilo
Il rebaba è la fidula bicorde preferita dai cantori epici della tradizione dell'alto Nilo, dilagata da tempo in tutto l'Egitto. I poeti sono soliti costruire da sé lo strumento, utilizzando un guscio di noce di cocco tagliato a metà, una pelle di pesce e un manico di legno tornito che si prolunga nello "spiedo" di ferro che trapassa la cassa a guscio. Le due corde, così come l'incordatura dell'archetto, sono di crine di cavallo. Nella maggior parte dei casi una sola corda viene effettivamente utilizzata, l'altra a volte non è nemmeno tesa nel giusto modo. In altri casi le due corde vengono intonate all'unisono. L'archetto è lungo e flessibile, con il crine che viene tenuto alla giusta tensione dall'azione delle dita della mano con cui esso è impugnato. Il rebaba è usato nelle serate che seguono le feste religiose o nelle veglie del Ramadan, nei caffè, nei ritrovi o anche in strada, nelle città, per sostenere il canto narrativo, composto di parti recitate o declamate, di parti in prosa e di parti di canto vero e proprio. Una versione del rebaba, chiamata rebab turqi, utiliza come risuonatore una noce di cocco alla quale sono state asportate due calotte contrapposte: delle due aperture così ottenute, una viene coperta dal piano armonico di pelle, l'altra resta libera.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03382/
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