Liuto ad arco della penisola balcanica

Cultura popolare degli slavi meridionali

Liuto ad arco della penisola balcanica

Descrizione

Ambito culturale: Cultura popolare degli slavi meridionali

Cronologia: inizio sec. XX

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, pelle, corda di budello, nylon

Misure: 81.5 cm (intero); 19.8 cm x 7.3 cm x 26.5 cm (cassa); 27 cm x 54 cm x 24 cm (manico); 7.9 cm (caviglie)

Descrizione: Gusle con cassa e manico ricavati da un unico blocco di legno; il piano armonico è costituito da una pelle inchiodata alla cassa e presenta nove fori allineati in modo da formare una croce, altri quattro fori si trovano nel fondo della cassa disposti ai vertici di un ideale quadrato. Lo strumento monta un'unica corda ancorata ad un prolungamento all'estremità della cassa che fa da attaccacorde e avvolta ad una caviglia inserita in un allargamento nella parte terminale del manico che ha forma rettangolare; a circa un terzo, vicino alla cassa, si allarga a formare un medaglione sul quale è raffigurato re Alessandro I di profilo e iscrizione del nome; Il manico è sormontato da una ricca decorazione in cui si distinguono un'aquila a due teste e i volti di re Nicola I e di Njegoš con iscrizioni dei nomi. Manca l'arco.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Penisola balcanica.
Il gusle è lo strumento suonato dai cantori per l'accompagnamento del canto epico, viene utilizzato per preludi e interludi strumentali e per sostenere la voce. La radice del termine gusle è presente in tutte le lingue slave e indica vari tipi di strumenti a corde, ma solo nella ex Yugoslavia e in Bulgaria il termine indica un cordofono ad arco con una sola corda, raramente due. Nel gusle il risuonatore e il manico sono ricavati da un solo blocco di legno, in genere acero. Il risuonatore può essere ovale, a forma di foglia, rotondo o piriforme e ha spesso la forma di cucchiaio, per questo è denominato kusalo ("cucchiaio"); il piano armonico è costituito da una membrana di pelle animale. Il piano armonico presenta alcuni piccoli fori di risonanza, variamente disposti, un altro foro si trova nella parte posteriore o alla base del risuonatore. Nella parte bassa del risuonatore, tra la corda e il piano armonico, è appoggiato un ponticello mobile (kobilica). La corda è in genere di crine, è ancorata ad una sorta di protuberanza alla base del risuonatore e avvolta a una caviglia inserita perpendicolarmente nel manico; la seconda corda, quando è presente, è avvolta ad una caviglia un poco sotto la prima ed è leggermente spostata sulla destra. In genere la lunghezza del manico fino alla caviglia corrisponde alla lunghezza del risuonatore. Spesso lo strumento è decorato con figure simboliche, per esempio una testa di cavallo, un cavallo con cavaliere, o un serpente. L'arco è piuttosto corto ed è costituito da un segmento di legno duro curvato a cui sono tesi dei crini; tuttavia attualmente si tende ad utilizzare archi più lunghi muniti di un dispositivo che consente di variare la tensione del crine. Il cantore è in genere seduto e tiene lo strumento inclinato verso sinistra appoggiando il risuonatore tra le ginocchia; la corda è premuta dall'indice e dal medio della mano destra, suonando in prima posizione.

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