Coltello
ambito dell'ex impero ottomano
Descrizione
Denominazione: Jambiya o qama caucasico
Ambito culturale: ambito dell'ex impero ottomano
Cronologia: post 1890 - ante 1910
Tipologia: armi e oggetti storico-militari
Materia e tecnica: acciaio; legno; velluto; argento
Misure: 4 cm x 32 cm
Descrizione: Impugnatura di sezione ovaleggiante, costituita da due guancette di legno nero attaccate al codolo da due rivetti metallici, che si allarga all'attacco della lama e forma all'altra estremità una sorta di pomo piatto ogivale. Lama curva a due falsi fili convergenti a punta acuta. Decorazione floreale stilizzata a koftgari in argento (con danni) su entrambi i lati. Fodero in legno ricoperto da velluto rosso, di sezione ovale schiacciata, che segue il profilo della lama.
Notizie storico-critiche: Non è un'arma di facile classificazione. È raro trovare un coltello con una lama curva come quella di uno jambiya, ma priva di costolatura centrale. Si aggiunga che la lama in questione è priva di fili, non sembra forgiata, ed è provvista di fornimenti molto poveri: la bassa qualità è forse la ragione per la quale pubblicazioni di esemplari simili siano molto rare. Se la forma curva indurrebbe a classificare la lama come uno jambiya, sebbene manchi della nervatura centrale, l'impugnatura e il fodero in velluto rosso, non rifinito posteriormente, rimandano a canoni caucasici (si veda il kama 555). Stone, parlando dei kindjal e dei qama di quell'area, annota che talvolta potevano avere lame curve, il che spiegherebbe la mancanza della nervatura e la presenza di una decorazione a koftgari, che generalmente non si trova sugli jambiya. Infine, la forma del manico e la lama piatta si ritrovano, con montature diverse, anche in alcuni pugnali dei Balcani. Sembra dunque che si tratti con ogni probabilità di un oggetto "turistico" o comunque pensato per la vendita, prodotto nell'area dell'ex impero ottomano alla fine dell'Ottocento.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Marcolli, Giulia Maria (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03652/
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