Coltellaccio
produzione balcanica
Descrizione
Denominazione: Yatagan
Ambito culturale: produzione balcanica
Cronologia: post 1700 - ante 1899
Tipologia: armi e oggetti storico-militari
Materia e tecnica: acciaio; ottone; rame; corno
Misure: 4.5 cm x 49.5 cm
Descrizione: Impugnatura costituita da due guancette di corno nero assicurate tramite tre rivetti d'ottone al codolo d'acciaio e ad altri due spessori metallici.Pomo presenta la caratteristica forma biforcuta,espansa,profilo curvo tendente verso il basso.Nel mezzo,decorazione a rilievo a quadratini.Presso la lama l'impugnatura è rifinita da fascetta d'ottone decorata con anellature a sbalzo.In corrispondenza del tallone,decorazione a una placca in rame dorato ribattuta sulla lama e saldata ad essa con tre chiodini di rame a formare due facce triangolari.Frontalmente la placca è incisa con motivo del sole con viso sorridente;a fianco sono incisi altri due visi contrapposti,uno a falce di luna,l'altro con cappello da giullare;sulla faccia opposta,viso con baffi e copricapo piumato accanto a un viso di luna e fondo a ghirigori.In corrispondenza del dorso, iscrizione a caratteri non identificati, forse il nome dell'armaiolo.Lama con sezione a cuneo,profilo dal taglio un po' concavo, punta acuta.
Notizie storico-critiche: Lo yatagan è un'arma da taglio a un filo tipica della Turchia europea, diffusa in tutto l'impero ottomano, ma in particolare in Anatolia e nei Balcani. La lama è particolarmente curva in basso con dorso spesso e rinforzato, superficie liscia, solitamente decorata con intarsi d'ottone, argento e oro, con date, marche e nomi di spadai. Il fornimento dello yatagan è privo di guardia, ma la sua caratteristica più evidente sta nelle due anse del pomo e nelle due linguette metalliche che sporgono sulla lama. Questa singolare forma si può spiegare con l'antica adozione del femore di pecora per l'impugnatura. Nello yatagan turco il codolo della lama è in genere ricoperto da due piastrine di avorio di tricheco, ma a volte si tratta di vero avorio, corno o osso. Il fodero, qui mancante, è solitamente di legno, si porta infilato nella cintura e copre l'intera impugnatura. Sviluppatisi non prima del XVIII secolo, nei due secoli successivi gli yatagan furono diffusi in tutti i paesi soggetti alla dominazione ottomana, dove se ne crearono numerose varianti. Si utilizzarono diversi modelli decorativi, ma la struttura fondamentale dell'arma rimase immutata.Il coltello qui esaminato è purtroppo completamente corroso nell'acciaio della lama che probabilmente un tempo si presentava damascata. Resta soltanto il profilo elegante e robusto di una lama dalla punta particolarmente larga e pronunciata e il disegno di maschere (che ricordano alcune maschere veneziane) con iscrizione (non letta, ma che riporta forse il nome dell'armaiolo) sulla piastrina di rame.
Riferimenti:BLAIR, Claude (a cura di), Enciclopedia ragionata delle armi, Milano, Mondadori, 1979.
HOLSTEIN, Pierre, Contibutiòn à l'étude des armes orientales, Paris, Les Editions Albert Levy, 1931.
ROBINSON, Henry Russell, CANTELLI, BOCCIA, Il museo Stibbert a Firenze, Milano, Electa Edizioni, 1974.
STONE, George Cameron, A glossary of the construction, decoration and use of arms and armours; in all countries and in all times, New York, Jack Brussell Publisher, Noble offset printers inc., 1961.
VENTUROLI, Paolo (a cura di), Ferro, Oro, Pietre Preziose...Le armi orientali dell'Armeria Reale di Torino, Torino-Londra, Umberto Allemandi & C., 2001.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Marcolli, Giulia Maria (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03661/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).