Tappeto

manifattura Ushak

Tappeto

Descrizione

Ambito culturale: manifattura Ushak

Cronologia: ca. 1690 - ca. 1750

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana

Misure: 265 cm x 600 cm

Descrizione: Al centro del campo fittamente percorso da un minuto tralcio vegetale con fiori di loto, palmette e tipiche "foglie di quercia" dal caratteristico profilo frastagliato è collocato un medaglione ogivale ornato da arabeschi e palmette. La rimanente porzione del campo è occupata dalla metà di altri quattro medaglioni secondari tondeggianti e polilobati che suggeriscono un andamento ripetuto all'infinito. Il medaglione centrale, dominante sul resto della composizione è completato in alto e in basso da due pendenti a goccia. In prossimità dei lati corti si scorgono le frazioni di altri due medaglioni principali con pendenti che suggeriscono nuovamente un andamento infinito. La cornice è costituita da una fascia centrale e da due bordi secondari più sottili. La bordura più larga, mancante su un lato lungo del tappeto, è costituita da motivi floreali dove si riconoscono palmette e grossi fiori tondeggianti delineati, talvolta, in modo piuttosto sommario. I due bordi secondari sono decorati con un tralcio vegetale continuo e fiorito.
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 600 nodi al dm2 ca.

Notizie storico-critiche: Il tappeto è presente nell'elenco redatto dal dott. Candrini (posizione n. 13) con la medesima attribuzione ma datazione anticipata al XVII secolo.
Tra i motivi degli Ushak, il disegno a medaglione è, forse, quello che ha avuto maggiore successo e che è stato annodato per più tempo come dimostra il gran numero di esemplari conservati nei più importanti musei del mondo. La fabbricazione di questi manufatti, propria dei laboratori di Ushak, una piccola cittadina dell'Anatolia occidentale che costituiva allora il centro manifatturiero più importante, iniziò verso la fine del XV secolo. L'importazione in Europa, però, è documentata dalle fonti iconografiche solo dalla seconda metà del Cinquecento. Nel XVII secolo la fortuna di questi tappeti arrivò al punto tale che alcuni centri europei iniziarono a produrli (cfr.: F. SPUHLER 1987, p. 157, fig. 14). Questo tappeto non appartiene al periodo delle opere riservate al sultano e alla sua corte, ma a un'epoca più tarda, durante la quale la produzione si era velocizzata per far fronte alle richieste della committenza europea: la disposizione stereotipata delle figure nel campo e la decorazione piuttosto sommaria del bordo accusano una certa decadenza nel trattamento dei disegni tipici dei manufatti prodotti tra la metà del XVII secolo e la metà di quello seguente.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Cecutti, D. (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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