Tappeto
manifattura Ushak
Descrizione
Ambito culturale: manifattura Ushak
Cronologia: ca. 1700 - ca. 1710
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana
Misure: 370 cm x 395 cm
Descrizione: Al centro del campo rosso fittamente percorso da un minuto tralcio vegetale con fiori di loto, palmette e tipiche "foglie di quercia" dal caratteristico profilo frastagliato, è collocato un medaglione ogivale ornato da arabeschi e palmette. La rimanente porzione del campo è occupata dalla porzione dei pendenti di altri medaglioni che, in questo modo, suggeriscono un andamento infinito. La cornice è stata mutilata e ne rimane un piccolo bordo decorato con un tralcio vegetale continuo e fiorito.
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 300 nodi al dm2 ca.
Notizie storico-critiche: Sul retro del tappeto è presente un'etichetta applicata dopo il lavaggio e restauro effettuato dalla ditta Longobardi di Laveno Mombello. L'etichetta reca l'iscrizione n. 1135/8 del 15.11.78 e indica l'Armenia come luogo di provenienza del manufatto.
Il tappeto è presente nell'elenco redatto dal dott. Candrini (posizione n. 16) con medesima attribuzione e datazione.
Tra i motivi degli Ushak, il disegno a medaglione è, forse, quello che ha avuto maggiore successo e che è stato annodato per più tempo come dimostra il gran numero di esemplari conservati nei più importanti musei del mondo. La fabbricazione di questi manufatti, propria dei laboratori di Ushak, una piccola cittadina dell'Anatolia occidentale che costituiva allora il centro manifatturiero più importante, iniziò verso la fine del XV secolo. L'importazione in Europa, però, è documentata dalle fonti iconografiche solo dalla seconda metà del Cinquecento. Nel XVII secolo la fortuna di questi tappeti arrivò al punto tale che alcuni centri europei iniziarono a produrli (cfr.: F. SPUHLER 1987, p. 157, fig. 14). Questo tappeto non appartiene al periodo delle opere riservate al sultano e alla sua corte, ma a un'epoca più tarda, durante la quale la produzione si era velocizzata per far fronte alle richieste della committenza europea: la disposizione stereotipata delle figure nel campo e la decorazione piuttosto sommaria del bordo accusano una certa decadenza nel trattamento dei disegni tipici dei manufatti prodotti tra la metà del XVII secolo e la metà di quello seguente.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Cecutti, D. (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c060-00005/
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