Tappeto

manifattura Ushak

Tappeto

Descrizione

Ambito culturale: manifattura Ushak

Cronologia: ca. 1790 - ca. 1799

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana

Misure: 195 cm x 240 cm

Descrizione: Al centro del campo rosso fittamente percorso da un minuto tralcio vegetale con fiori di loto, palmette e tipiche "foglie di quercia" dal caratteristico profilo frastagliato, è collocato un medaglione esagonale ornato da arabeschi e palmette dal quale scendono due tipici pendenti. La rimanente porzione del campo è occupata dalla sezione di altri medaglioni che, in questo modo, suggeriscono un andamento infinito. La cornice è stata completamente asportata sui lati corti e probabilmente mutilata sui due lati lunghi. Rimangono un sottile bordo interno listato da un motivo che simula il disegno di una corda e una fascia più ampia, presente solo sui lati maggiori, decorata con rosoni definiti sommariamente e molto stilizzati. Bordato con fettuccia color avorio arrotondata sugli angoli.
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 1600 nodi al dm2 ca.

Notizie storico-critiche: Il tappeto è presente nell'elenco redatto dal dott. Candrini (posizione n. 19) con la medesima attribuzione ma datato sec. XVI.
Tra i motivi degli Ushak, il disegno a medaglione è, forse, quello che ha avuto maggiore successo e che è stato annodato per più tempo come dimostra il gran numero di esemplari conservati nei più importanti musei del mondo. La fabbricazione di questi manufatti, propria dei laboratori di Ushak, una piccola cittadina dell'Anatolia occidentale che costituiva allora il centro manifatturiero più importante, iniziò verso la fine del XV secolo. L'importazione in Europa, però, è documentata dalle fonti iconografiche solo dalla seconda metà del Cinquecento. Nel XVII secolo la fortuna di questi tappeti arrivò al punto tale che alcuni centri europei iniziarono a produrli (cfr.: F. SPUHLER 1987, p. 157, fig. 14). Questo tappeto non appartiene al periodo delle opere riservate al sultano e alla sua corte, ma a un'epoca ben più tarda, durante la quale la produzione si era velocizzata per far fronte alle richieste della committenza europea: la disposizione stereotipata delle figure nel campo e la decorazione piuttosto sommaria del bordo accusano una certa decadenza nel trattamento dei disegni tipici dei manufatti prodotti tra la metà del XVII secolo e la metà di quello seguente.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Cecutti, D. (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).