Tappeto
manifattura Ushak
Descrizione
Ambito culturale: manifattura Ushak
Cronologia: post 1700 - ante 1710
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana
Misure: 187 cm x 399 cm
Descrizione: Al centro del campo fittamente percorso da un minuto tralcio vegetale con fiori di loto, palmette e tipiche "foglie di quercia" dal caratteristico profilo frastagliato è collocato un medaglione ogivale ma leggermente schiacciato e ornato da arabeschi e palmette. La rimanente porzione del campo è occupata da una porzione di altri quattro medaglioni secondari polilobati collegati da pendenti che suggeriscono un andamento ripetuto all'infinito. La cornice è costituita da una fascia centrale e da un bordo secondario più sottile. La bordura più larga è costituita da motivi floreali dove si riconoscono palmette e grossi fiori tondeggianti dal profilo leggermente frastagliato. Il bordo sottile è decorato con un tralcio vegetale continuo e fogliato.
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 1800 nodi al dm2 ca.
Notizie storico-critiche: Il tappeto è presente nell'elenco redatto dal dott. Candrini (posizione n. 11) con la medesima attribuzione.
Tra i motivi degli Ushak, il disegno a medaglione è, forse, quello che ha avuto maggiore successo e che è stato annodato per più tempo come dimostra il gran numero di esemplari conservati nei più importanti musei del mondo. La fabbricazione di questi manufatti, propria dei laboratori di Ushak, una piccola cittadina dell'Anatolia occidentale che costituiva allora il centro manifatturiero più importante, iniziò verso la fine del XV secolo. L'importazione in Europa, però, è documentata dalle fonti iconografiche solo dalla seconda metà del Cinquecento. Nel XVII secolo la fortuna di questi tappeti arrivò al punto tale che alcuni centri europei iniziarono a produrli (cfr.: F. SPUHLER 1987, p. 157, fig. 14). Questo tappeto non appartiene al periodo delle opere riservate al sultano e alla sua corte, ma a un'epoca più tarda, durante la quale la produzione si era velocizzata per far fronte alle richieste della committenza europea: la disposizione stereotipata delle figure nel campo e la decorazione piuttosto sommaria del bordo accusano una certa decadenza nel trattamento dei disegni tipici dei manufatti prodotti tra la metà del XVII secolo e la metà di quello seguente.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Cecutti, D. (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c060-00015/
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