Tappeto

manifattura Ushak

Tappeto

Descrizione

Ambito culturale: manifattura Ushak

Cronologia: post 1550 - ante 1599post 1601 - ante 1630

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana

Misure: 170 cm x 278 cm

Descrizione: Frammento di tappeto ad arabesco, tipo "Lotto". Il disegno del tappeto, mancante della cornice, è costituito da un insieme di arabeschi gialli ben sviluppati e ripetuti più volte su fondo rosso. Il motivo, come di consueto per questa tipologia di manufatti, è simmetrico e speculare ma non ha un centro, né inizio, né fine; in buona sostanza è un modulo che viene ripetuto all'infinito. Le losanghe sono allungate e decorate da uncini. Il manufatto in esame appartiene al gruppo cosiddetto "stile decorativo"; tutto lo spazio, infatti, è organizzato con rigore e precisione costituendo un insieme dal particolare effetto ornamentale (cfr. Arabeschi 1991, pp. 74-75, n. 12).
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 2500 nodi al dm2 ca.

Notizie storico-critiche: Le caratteristiche fanno propendere per una datazione alla seconda metà del XVI secolo, leggermente più tarda rispetto a quella apparsa nell'elenco redatto dal dott. Candrini (posizione n. 3) ma un po' in anticipo con la proposta fatta da Eskenazi (XVII secolo).
La tipologia appena descritta è irrevocabilmente legata al nome del pittore veneziano Lorenzo Lotto (1480-1566) che in più occasioni li rappresentò nei suoi dipinti. I bordi generalmente presentano un motivo cufico negli esemplari più antichi (fine XV-XVI secolo), mentre sono ornati da motivi a cartigli o a fascia di nubi all'inizio del Seicento. I Lotto vennero esportati in Occidente e furono prodotti fino al XVIII secolo.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Cecutti, D. (2008)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).