Tappeto

manifattura Shirvan

Tappeto

Descrizione

Ambito culturale: manifattura Shirvan

Cronologia: post 1890 - ante 1899

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana

Misure: 107 cm x 175 cm

Descrizione: Tappeto a decorazione geometrica attribuibile a Shirvan (Caucaso centro-orientale). Il campo blu del tappeto è caratterizzato da tre medaglioni ottagonali, due rossi e uno centrale color avorio alternati a quattro file di tre losanghe romboidali, quadripartite e dal profilo delimitato da uncini. I tre ottagoni presentano una forma molto squadrata (come i gul afghani) e sono listati da un sottilissimo bordo che simula il disegno di una corda. Il loro interno è decorato da losanghe uncinate che raccolgono motivi geometrici dal profilo scalare. Il rimanente campo del tappeto è costellato da minuti motivi di origine vegetale e animale, tipici della produzione caucasica. Tra i molteplici disegni si osserva anche quello di un pettine, tipica "firma" delle annodatrici.
La cornice è composta da un bordo principale non molto largo affiancato da due fasce più sottili di identico disegno. A loro volta, sia il bordo sia le fasce sono affiancate da sottilissime cornicette. Il bordo principale, su fondo rosso, è decorato da stelle multicolori separate fra loro da triangoli opposti al vertice. Le fasce più sottili, invece, presentano un disegno di piccolissime losanghe romboidali.
Ordito: lana; Trama: lana; Pelo: lana; Nodo: simmetrico; Densità: 1600 nodi al dm2

Notizie storico-critiche: Sulla superficie del tappeto è visibile l'effetto abrash, ossia una variazione d'intensità dello stesso colore.
Esemplari simili sono talvolta attribuiti al villaggio di Ciajli, vicino alla regione del Mogan, a sud-ovest di Mazara.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Cecutti, D. (2008)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).