Strumenti per gara di profumi con custodia

manifattura giapponese

Strumenti per gara di profumi con custodia

Descrizione

Identificazione: motivi decorativi floreali

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: ca. 1700 - ante 1867

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: bronzo / doratura; legno; ferro; acciaio; piuma

Misure: 17.1 cm x 6.5 cm x 21.2 cm

Descrizione: Il completo si costituisce di otto strumenti per gara dei profumi (kodogutate) con custodia. Tutto l'insieme è realizzato in bronzo; sulla custodia compaiono alcune applicazioni (kanagu) in bronzo dorato raffiguranti girali floreali.

Notizie storico-critiche: L'uso di bruciare legni profumati e resine fu introdotto in Giappone dalla Corea nel VI secolo in ambito buddhista. Già nella prima metà del X secolo i profumi erano usati per gli ambienti e i vestiti: era già allora in voga il takimono awase, un passatempo aristocratico che consisteva nel creare nuovi e originali composti profumati, di cui vi è testimonianza nel "Romanzo del Principe Splendente" (Genji monogatari). Il gioco degli incensi (ko awase o kodo) raggiunse un suo sviluppo compiuto nel XV secolo: il maestro Shino Musenobu ne fissò le regole. I partecipanti gareggiavano per riconoscere le essenze bruciate, indovinando inoltre se vi fossero riferimenti letterari nel profumo scelto. Gli "utensili da taglio per incenso" (kowaridogu) e quelli per maneggiare i profumi (kodogutate) erano sovente sistemati su una rastrelliera (kowarigukake), a sua volta contenuta in una specifica scatola (kowarigu bako). Per la cerimonia erano altresì necessari gli "utensili da fuoco" (hi dogu). Tutto il necessario per giocare al ko awase fuori casa era conservato nello stiletto portatile kodansu.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Morena, F. (2009)

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