Altare portatile
manifattura giapponese
Descrizione
Identificazione: Bishamonten
Ambito culturale: manifattura giapponese
Cronologia: ca. 1750 - ca. 1850
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: legno / intaglio, laccatura, pittura, doratura; rame / doratura, incisione
Misure: 16 cm x 10 cm x 20 cm
Descrizione: Tempietto portatile (zushi) a forma di parallelepipedo con angoli arrotondati, sormontato da tetto a cupola ribassata con i lati sporgenti. In legno laccato, di nero omogeneo sull'esterno e di oro all'interno, è dotato di serrature e finimenti in rame dorato ornato con motivi floreali a incisione. All'interno è sistemata una piccola scultura raffigurante Bishamonten che calpesta un demone, posata su un'alta base a più livelli sovrapposti. Il piano più in alto, ove posa la scultura, è arricchito da una balaustra con il bordo superiore intagliato a ogive che ricordano nuvole, dipinto sull'esterno a inchiostro nero con arabeschi che ricordano anch'essi nuvole.
Notizie storico-critiche: Bishamonten (in sanscrito Vaisravana) è uno dei Quattro Guardiani Celesti (Shitenno, in sanscrito Lokapala), divinità della dottrina buddhista considerate protettrici delle Quattro Direzioni e della Legge. Bishamonten, guardiano del Nord e dell'Inverno, è il principale tra i quattro. Conosciute fin dai tempi dell'origine della dottrina, già compaiono spesso nelle storie che riguardano il principe Siddharta. Il loro culto si sviluppò in India a partire dal II secolo a.C.; fu quindi esportato in tutta l'Asia orientale e anche in Giappone, dove ottenne un grande seguito. Il principe Shotoku Taishi (574-622), primo sostenitore del Buddhismo in Giappone, fece erigere in loro onore un tempio (lo Shitennoji) nell'attuale Osaka. Tra le più famose e antiche raffigurazioni artistiche di questo gruppo di divinità vi sono le sculture nella sala principale dell'Horyuji, realizzate intorno alla metà del VII secolo.
Nel periodo Edo (1615-1868), epoca in cui si può datare anche questo tempietto portatile, la figura di Bishamonten entrò a far parte dei Sette Dei della Fortuna (Shichifukujin), gruppo di divinità di diverse provenienze che divennero molto popolari in Giappone per i loro poteri di buon auspicio.
Gli attributi più ricorrenti nell'iconografia di Bishamonten sono lo stupa che tiene nel palmo della mano sinistra e il bastone nella mano destra.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Morena, F. (2010)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c070-00544/
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