Abito
ambito Egitto
Descrizione
Denominazione: caftano
Ambito culturale: ambito Egitto
Cronologia: - ante 1880sec. XIX
Tipologia: abbigliamento
Materia e tecnica: tela / tessuto
Misure: 187 cm x 138 cm
Descrizione: veste (caftano) totalmente foderata. A forma di T, costituita da più teli tagliati in drittofilo cuciti insieme svasati dal collo verso i piedi, scollo poco profondo privo di colletto. Sono presenti tasche a filo e, a differenza delle vesti appartenenti al gruppo di Pompeo Mariani (SEA 133, 134, 136), è presente anche una tasca interna il cui invito è profilato dal medesimo tessuto con cui il caftano è confezionato. La cucitura delle maniche è aperta per un discreto tratto e vi sono spacchi su entrambi i lati che risalgono dal limite inferiore della veste. Aperture e spachci sono decorate da bordi a treccia gialli che corrono anche lungo lo scollo e a profilare la porzione anteriore destra del caftano fin sotto la vita, dove l'eccedenza in lunghezza del bordo garantisce la chiusura a portafoglio allacciandosi con un'analoga treccia cucita sulla porzione sinistra. La veste è completamente foderata con una tela di cotone avorio.
Notizie storico-critiche: l'abito rientra nella tipologia generale dei caftani che l'enciclopedia Treccani definisce: "veste lunga, maschile, che si usa nei paesi musulmani: di stoffa colorata spesso a righe, è aperto sul davanti per intero, ha maniche assai lunghe" (www.treccani.it, accesso del 22 maggio 2019). La generica forma a T peculiare di questo abito, nell'ambito della lunga e geograficamente estesa storia islamica ha conosciuto diverse coniugazioni. Una delle fonti principali per la conoscenza del costume extra-europeo sono gli studi dell'artista e etnografo Max Tilke che rappresentano un classico storiografico e sono stati tradotti in più lingue. La comparazione con le tavole illustrate e le relative didascalie di Fogge di costumi e di vestiario (M. Tilke, Roma [1970], p. 16 e tav. 20) corroborano l'ipotesi che assegna la confezione del caftano nelle collezioni del MUDEC all'Egitto, nel XIX, sotto il dominio turco. L'attribuzione è compatibile con la provenienza dell'oggetto dal Pompeo Mariani (1857-1927). L'artista può essere annoverato tra i pittori cosiddetti orientalisti che sentono il fascino del Vicino Oriente; nell'Ottocento tra i paesi che sono più in voga e diventano meta di viaggi ispiratori vi è proprio l'Egitto, dove lo stesso Mariani si recherà nel 1880 ricevendone suggestioni tangibili nel suo debutto all'Esposizione nazionale di Belle Arti di Milano dell'anno successivo. Come scrive Silvia Vacca Pompeo Mariani rientrò dall'Egitto "con diversi oggetti che rappresentarono l'inizio di una ricca collezioni di manufatti esotici, negli anni arricchita" (S. Vacca, 2015 p. 65, 67). Il caftano in discussione non fu l'unico ad entrare nelle raccolte dei musei civici di Milano; esso rientra in un gruppo di vesti simili ai nn. di inventario: SEA 133, 134 e 136.
Collocazione
Milano (MI), Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Francina, Chiara (2019)
Aggiornamento: Cirifino, Maria Sara (2024); Gandola, Lorenzo (2024)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c310-00307/
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