Donna che guarda

Gorni, Giuseppe

Donna che guarda

Descrizione

Identificazione: Figura femminile

Autore: Gorni, Giuseppe (1894-1975)

Cronologia: 1965

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: terra secca policroma

Misure: 24 cm x 24 cm x 66 cm

Descrizione: donna che guarda verso l'orizzonte con le mani giunte dietro i fianchi. fima sul retro in basso.

Notizie storico-critiche: Il racconto si fa più introspettivo e la donna che lavora nei campi diviene una Donna che guarda oltre l'orizzonte pur essendo gli occhi cancellati da una superficie completamente levigata, tranne che per la sporgenza del naso. Le guance un po' gonfie, la postura leggermente inclinata di lato e la policromia della scultura, conferiscono all'opera una certa simpatia e frivolezza di chi è in trepida attesa del rientro del marito dalla campagna o dell'adorato figlioletto dal suo primo giorno di scuola. L'argilla gioca positivamente sulla resa delle solide volumetrie conferendo ad alcune figure un aspetto quasi amorfo, un busto paragonabile ad un tronco d'albero dal quale spuntano gomiti appuntiti come seni, risultato di una contorsione degli arti in un abbraccio portato all'estremo, alla ricerca di un affetto sempre più difficile da ottenere. L'asprezza della vita e dei ricordi più dolorosi, insieme alla consapevolezza di una gioventù trascorsa, emergono in maniera sempre più intensa fino a concepire l'assenza completa del volto che, scavato nell'argilla ancora fresca, come in un abisso si rivolge al cielo per chiedere quella beata serenità e quiete. Anche questa scultura, Donna, è raffigurata fino a metà gamba. Questo espediente cinematografico, il cosiddetto "piano americano", è stato -ed è tuttora- utilizzato nell'arte e forse può essere troppo azzardato considerarlo un riferimento di Gorni, ma rivela comunque la continua attenzione del nostro alla contemporaneità dei fatti. L'essenza della donna gorniana si trova nella rappresentazione di fianchi larghi e morbidi e di un seno prosperoso, emblemi della fecondità e della forza procreatrice della Natura incarnata nel sesso femminile. Nel lirismo delle porzioni geometriche nelle quali le sculture sono inserite si evidenzia il ritorno stilistico alle forme piene e ad un maggior naturalismo; le figure sono intrise della rinnovata spiritualità e fiducia nel mondo da parte dell'artista. » il periodo in cui Gorni fa ritorno a Nuvolato dopo gli anni vissuti nella provincia milanese, dove si Ë trasferito con la famiglia per questioni di lavoro; 'dieci anni di grande sacrificio: i più duri della mia vita' affermerà. Soltanto negli anni Sessanta Gorni auspica per sÈ una professione d'artista: 'cosa fare dopo tanto tempo? Non lo sapevo. Intanto cominciai a disegnare a carbonella su carta da pacco: figure, teste, composizioni grandi dal vero. Tema: vita nei campi, vita di guerra. I ricordi della mia vita trascorsa erano cosÏ vivi in me, che mi riusciva facile trovare il soggetto' (Brevi note sulla mia vita, 1968).

Collocazione

Provincia di Mantova

Credits

Compilazione: Boccaletti, Paola (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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