Prigioniero

Baroni, Claudio

Prigioniero

Descrizione

Identificazione: figura umana

Autore: Baroni, Claudio (1946 -)

Cronologia: post 1972

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: bronzo; legno; ferro

Misure: 46 cm x 6 cm x 81 cm

Descrizione: figura umana in gabbia cubica

Notizie storico-critiche: Dopo essermi diplomato in Scultura nel 1970 allÂ'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano ho iniziato ad esporre con continuità dal 1972 in mostre collettive e personali in Italia ed in rassegne internazionali in Francia, Svizzera, Germania, Belgio. Â' Ciò che caratterizza il mio percorso artistico e creativo è la continua e costante ricerca di forme e materiali prevalentemente Â'poveriÂ' che utilizzo e adotto con finalità espressive e contenutistiche. E direi che è proprio questa la caratteristica dominante del mio lavoro; il continuo bisogno di andare Â'OLTREÂ' per marcare e sottolineare significativamente la caducità e la precarietà della nostra società consumistica. Non a caso, per esprimere questi concetti, negli anni 80 ho realizzato una serie di mostre con opere in gommaspugna, materiale plastico deperibile che nel corso degli anni tende a sgretolarsi, polverizzandosi. A tale proposito voglio ricordare: Â'GRANDI MAGAZZINIÂ', Galleria del Naviglio, Milano 1980, opera ambientale che trasforma lo spazio in supermarket, visto come una vetrina opulenta dei consumi; Â'LA MAISONÂ', Galleria Viotti, Torino 1982, dove viene evocato e rappresentato lÂ'ambiente delle case chiuse e del sesso mercificato; Â'RITRATTI DI FAMIGLIAÂ', Museo Civico di Palazzo Te, Mantova 1986, dove i gruppi di famiglia ambientati e fotografati negli spazi della città altro non sono che monumenti funebri alla vanità. Successivamente, negli anni 90, prende corpo e forma il concetto del viaggio visto come evasione dal grigiore della quotidianità. Sono i paradisi tropicali le mete suggestive, i consumistici miraggi che rappresento nelle cartoline tridimensionali e nelle sculture realizzate in carta e resina vinilica che propongo nelle mostre Â'TANTI SALUTIÂ', 1992 e Â'BUON VIAGGIOÂ', 1998 Â' allestite rispettivamente negli spazi delle Gallerie del Naviglio di Milano e Venezia e della Galleria Hausammann di Cortina dÂ'Ampezzo. Negli anni 2000 il concetto della Â'VANITASÂ' assume i contorni e le forme della bellezza femminile che rappresento criticamente come unÂ'ossessiva ricerca della donna ad appropriarsi degli stereotipi di femminilità proposti dalle riviste di moda; un ideale di bellezza artefatta e ricostruita. Ne è lÂ'esempio lÂ'ultima mostra personale Â'BOCCADIROSAÂ' allestita nel 2008 presso la Galleria Hausammann di Cortina dÂ'Ampezzo dove bocche enormi, realizzate in legno compensato dipinto e laccato, emergono dalle pareti come altorilievi in modo dirompente e provocatorio.

Collocazione

Provincia di Mantova

Credits

Compilazione: Boccaletti, Paola (2014)

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