Brocchetta
manifattura di Meissen
Descrizione
Identificazione: Scene di porto
Ambito culturale: manifattura di Meissen
Cronologia: ca. 1890 - ca. 1900
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: Porcellana policroma invetriata e dorata
Misure: 8.5 x 16.5
Descrizione: Brocchetta piriforme su piede rilevato ad anello, con presa ad orecchia, beccuccio appena sporgente e bocca profilati in oro; la presa reca decori dipinti in oro, fitoformi e geometrici; una fascia "Laub und Bandelwerk" in oro si ripete lungo la base del piede, al beccucio e alla bocca, con zone dipinte in rosso-ferro e piccoli rombi in blu brillante.
Sul corpo il decoro dipinto lascia poco spazio al fondo bianco: le due cartelle quabrilobate, profilate in oro sono disposte specularmente e includono scene dipinte. Intorno alle cartelle sono dipinte volute in oro impreziosite da girali "piumati" in rosso-ferro e violetto; ai lati sono dipinte piccole mensole che sorreggono figurine di cinesi.
Sul fondo bianco sono sparsi ramoscelli fioriti policromi. La policromia comprende tonalità diverse di arancione, verde, azzurro, grigio, marrone e violetto.
Notizie storico-critiche: Le pitture di "porto" o "di Commercio" sono nello stile di Hoeroldt. Questo genere si diffonde a Meissen intorno agli anni trenta : le "Kauffarhteiszenen" riproducono commercianti occidentali e orientali intenti a discutere o scaricatori al lavoro nei porti marittimi e fluviali, spesso sullo sfondo di architetture in rovina. Studi recenti individuano le fonti iconografiche di tali scene nell'ambito del paesaggismo nordico dei pittori olandesi italianizzanti, attivi nella prima metà del XVII secolo. Gli spunti per tali decorazioni sono vari ed è molto probabile che i pittori di Meissen disegnassero modelli tratti dalla pittura e dalle incisioni, ispirandosi al genere piuttosto che a un artista in particolare. Purtroppo gran parte del materiale d'archivio della manifattura (stampe, disegni etc) è andata perduta fra il XIX eil XX secolo, durante il trasferimento alla Galleria Grafica di Dresda o durante la Seconda Guerra Mondiale.
La barra graffita sopra le spade incrociate indica pezzi di seconda scelta, generalmente scartati dalla manifattura prima di essere dipinti e in seguito recuperati dagli "Hausmalern". In questo caso, il fatto che la barra sia stata ripassata con l'oro, fa supporre che i pezzi siano stati conservati nella manifattura e ivi dipinti, come confermerebbe anche il monogramma reale "AR".
Il decoro dipinto risalirebbe al 1900ca.
Collocazione
Saronno (VA), Museo Giuseppe Gianetti. museo
Credits
Compilazione: Brambilla Bruni, L. (1993)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/70020-00063/
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