Zuccheriera
manifattura di Felice Clerici
Descrizione
Identificazione: Figure di uomo orientale con decori vegetali
Ambito culturale: manifattura di Felice Clerici
Cronologia: ca. 1745 - ca. 1790
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: Maiolica dipinta con oro a piccolo fuoco
Misure: 7.8 x 11.8 x 9
Descrizione: Zuccheriera senza anello d'appoggio e fondo non smaltato, dal profilo mistilineo, corpo rastremato verso il centro e orlo leggermente estroflesso. Il coperchio ne segue il profilo e sale ringonfiandosi quasi a sostenere la presa a doppio ricciolo. Lo smalto stannifero è ricco, dall'aspetto pannoso.
Il motivo decorativo è dipinto in monocromia d'oro. Profili dorati sottolineano la forma.
Notizie storico-critiche: Da un lato è evidente la familiarità di questa impaginazione decorativa con i motivi alla "chiense blu e coloretti" documentati nell'invetario di Felice Clerici. Altrettanto evidente è, però, la loro coerenza con pezzi attribuiti sicuramente a Pasquale Rubati decorati con "chinesi" oro e una fascia a oeill de pedrix e con la tulipaniera che trova lo stesso bamboccio orientale in un medaglione mistilineo a fondo arancione e che porta marca del "chiodo in manganese" che va assegnato a Rubati. Tutto ciò costringe alla salomonica conclusione di inserire questi cinesi nel repertorio sicuramente condiviso nelle due manifatture milanesi o, forse più arditamente ad attribuire queste figurine "chinesi" alla mano di Rubati stesso, prima pittore stipendiato da Clerici e poi padrone di se stesso.
La moda di dipingere queste figurine orientali in monocromia oro, ispirata a porcellane e a lacche cinesi,aveva già preso piede: a Meissen dal 1710 vi si dedicava Cristoph Konrad Hunger e numerosi Hausmalern di Augsburg. Dalla Sassonia questo particolare tipo di cineseria si era molto diffusa sulla porcellana europea e italiana, ne conosciamo esemplari sfornati dalla manifattura veneziana di Giovanni Vezzi e toscana di Carlo Ginori.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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