Giuseppe Fossati

ambito lombardo

Giuseppe Fossati

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giuseppe Fossati

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1833 - ca. 1849

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 45 cm x 59.5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo unito

Notizie storico-critiche: Dell'effigiato conosciamo i dati anagrafici riportati sull'etichetta commemorativa posta sul rovescio del ritratto: Giuseppe Fossati di Monza, scomparso il 17 agosto 1833.
Con testamento 7 settembre 1832 e codicillo 13 agosto 1833 Fossati Giuseppe fu Maurilio, possidente e di professione negoziante, dispose il capitale di 25/m lire austriache a favore della Pia Casa di Ricovero per il mantenimento di 4 piazze per individui, da nominarsi dai propri fratelli ed eredi, Carlo, dott. Fisico Luigi, avv. Antonio e Felice; nel caso in cui la Pia Casa avesse cessato la sua attività, la somma sarebbe andata all'ospedale per l'istituzione di piazze da cronico, sempre a nomina degli eredi. Il defunto fratello dispose, inoltre, che nel giorno del proprio decesso venissero subito distribuite ai poveri infermi di Monza 400 lire austriache e, successivamente, altre 100 lire in occasione dell'anniversario della sua scomparsa (ASCRIMz 24/1, n. rep. 4296).
L'istituto beneficato dal Fossati, la Pia Casa di Ricovero e Industria - istituita nel 1831 per "impedire l'accattonaggio e provvedere alla vecchiaia dei laboriosi" (Lucchini/Riva 1897, p. 168) - faceva capo all'Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, che dal 1822 al 1862 sostituì la Congregazione di Carità nella gestione dell'Ospedale e delle opere pie cittadine.
Il capitale elargito dal benefattore continuò a produrre frutti molto a lungo, se ancora un secolo dopo, nel 1933, i due legati disposti per elemosine ai poveri di Monza e per l'assistenza ai poveri infermi della Cascina Bovati fornivano una rendita annua di 86,92 e 25,92, lire (ADHSG 14/3).
Il ritratto conserva l'etichetta inventariale del 1938 dell'Ospedale Umberto I, come fu denominato il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
Impostato in leggero tre quarti, il ritrattato guarda lo spettatore, accennando un lieve sorriso. L'incarnato chiaro del viso è esaltato dal nero delle folte sopracciglia e dei capelli portati corti e scomposti sulla fronte ("en coup de vent"), secondo la moda che nella figura maschile canonizzava il tipo romantico (Butazzi 1977, p. 132). L'uomo indossa una camicia plissettata col bordo in pizzo e una cravatta bianca annodata intorno al collo, sotto un gilet dai revers in seta gialla a righe, di ascendenza neoclassica. Il ritratto è vivo ed efficace nella resa espressiva del personaggio ed è realizzato con tocco fluido e sottile; presenta analogie stilistiche con quello di Giuseppe Biffi (INV. N. 131773) e la stessa tipologia del ritratto di Giacomo Cereda (INV. N. 131749) e dell'effigie raffigurante il fratello Felice Fossati, deceduto nel 1843 (INV. N. 131752). Rispetto alle opere citate si ravvisa una maggiore lucidità espressiva, ispirata ai modelli aulici della ritrattistica milanese del periodo.
In un documento datato 28 dicembre 1864 la Congregazione di Carità elenca alcuni benefattori dei quali desidera un ritratto da destinare alla Pia Casa di Ricovero, tra cui compare anche il nome del Fossati (accanto alla cifra "£. 5600", che potrebbe corrispondere all'entità della sua donazione). Solo per alcuni di questi ritratti viene inoltrata la commissione al pittore Giosuè Bianchi; il ritratto in questione non figura in questo ordine (ASHSG XIII, 102).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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