Stanislao Spreafico
ambito lombardo
Descrizione
Identificazione: Ritratto di Stanislao Spreafico
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1842 - ca. 1849
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 44 cm x 59 cm
Descrizione: ritratto a mezzo busto ambientato
Notizie storico-critiche: Con suo testamento datato 23 agosto 1836 e pubblicato presso l'I. R. Pretura di Monza il 26 dicembre 1842, Stanislao Spreafico dispose a carico dei suoi eredi, i figli Giacomo, Pietro e Giuseppe, un legato di 3000 lire milanesi (ragguagliabili abusivamente a 2500 lire austriache), a favore della Pia Casa di Ricovero, "volendo che tale lascito debba andare anche in suffragio all'anima mia in adempimento d'analoga mia intenzione" (ASCRIMz 29/6, n. 6033).
Sull'etichetta commemorativa, posta sul retro del dipinto, la data di morte dell'effigiato è erroneamente segnata al 25 novembre 1842, quando in realtà il benefattore morì il 25 settembre 1842.
A Monza, dai tempi della Restaurazione, la Congregazione di Carità napoleonica venne dichiarata "provvisoria" e le donazioni furono raccolte dall'Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, che gestiva anche il patrimonio della Pia Casa di Ricovero e Industria, fondata in Monza nel 1831 per ricoverare i vecchi inabili e fornire lavoro ai poveri disoccupati (Coppa 2002, pp. 105, 118 nota 7).
La registrazione della data di morte indica che il ritratto potrebbe essere stato commissionato in forma gratulatoria dall'ente che ricevette l'eredità del benefattore, secondo la tradizione istituita dalla Ca' Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde.
Il ritratto conserva l'etichetta inventariale dell'Ospedale Umberto I, come fu denominato il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
L'immagine offre un'ambientazione essenziale, col benefattore seduto su una poltroncina mentre guarda lo spettatore. La caratterizzazione espressiva è affidata a un sorriso convenzionale, poco riuscito, mentre le dimensioni del ritratto costringono la figura in uno spazio ristretto con evidente impaccio nel disegno del braccio piegato sul bracciolo. Ne deriva un'immagine di scarsa qualità, che conserva un interesse prevalentemente storico e iconografico.
Dai documenti d'archivio sappiamo che Stanislao era figlio di Domenico Spreafico e forse fratello di Michele, anch'egli benefattore della Pia Casa di Ricovero e presente con un ritratto nella Quadreria (INV. N. 131926).
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza
Credits
Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/7a010-00048/
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