Giò Batta Rigamonti

ambito lombardo

Giò Batta Rigamonti

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giò Batta Rigamonti

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1847 - ca. 1859

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 45 cm x 60 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo unito

Notizie storico-critiche: Dell'effigiato conosciamo i dati anagrafici riportati sull'etichetta commemorativa posta sul rovescio del ritratto: Giò Batta Rigamonti, scomparso il 18 febbraio 1847.
La registrazione della data di morte indica che il ritratto potrebbe essere stato commissionato in forma gratulatoria dall'ente che ricevette l'eredità del benefattore, secondo la tradizione istituita dalla Ca' Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde. La mancanza di documentazione storica, tuttavia, non ci permette di conoscere l'oggetto della beneficenza e a chi fosse destinata.
Dai tempi della Restaurazione, a Monza, essendo stata dichiarata "provvisoria" la Congregazione di Carità napoleonica, le donazioni venivano raccolte dall'Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, in forma diretta o attraverso lasciti e legati (Coppa 2002, pp. 105, 118 nota 7). Il ritratto conserva l'etichetta inventariale dell'Ospedale Umberto I, come fu denominato il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
Il soggetto è colto a mezzo busto in leggero tre quarti su fondo unito. E' un ritratto molto convenzionale e poco caratterizzato nella resa espressiva, che conserva un valore prevalentemente storico e iconografico.
Dal punto di vista del costume osserviamo come la cravatta, che si portava nera e chiusa con un nodo molle già dalla fine degli anni '30 - costituendo l'unica nota di cambiamento nella moda maschile durante prima metà dell'Ottocento (Butazzi 1977, p. 134) - nella serie dei ritratti monzese del San Gerardo si attardasse nella foggia di ascendenza neoclassica bianca e annodata a fiocco intorno al collo, ben oltre il quinto decennio, come in questo caso. Si segnala anche l'uso del 'paletot', un capo che fu di gran moda negli anni '40 del XIX secolo.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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