Giuseppe Villa

Bianchi Giosuè

Giuseppe Villa

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giuseppe Villa

Autore: Bianchi Giosuè (Monza, 1803-1875)

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: 1867

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 46 cm x 60.5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo unito

Notizie storico-critiche: Giuseppe Villa nacque a Monza da Filippo e Isabella Molina il 25 marzo 1780 e morì nella sua città natale il 17 maggio 1867 (ASCRIMz 31/14).
Sul telaio del ritratto compare l'iscrizione vergata a matita: "Giuseppe Villa direttore..."; dai documenti rinvenuti sappiamo infatti che il Villa fu direttore della Pia Casa di Ricovero e Industria, l'opera pia fondata in Monza nel 1831 per ricoverare i vecchi inabili e fornire lavoro ai disoccupati, gestita dalla stessa amministrazione dell'Ospedale. Già il padre del benefattore, Filippo Villa, volle beneficare questo pio stabilimento pochi anni dopo la sua fondazione, disponendo un lascito testamentario nel 1836 (il suo ritratto è infatti presente nella Quadreria col INV. N. 131808). Il figlio Giuseppe volle a sua volta concorrere, "oltre alla sua opera personale gratuita nel disimpegno della carica di Direttore, al ben essere del detto Luogo Pio", stabilendo una donazione di 1750 fiorini (pari a 5000 lire austriache) nel novembre del 1859, affinché al suo decesso venisse ricoverato nella Pia Casa di Ricovero un individuo a nomina del figlio Cav. Luigi Villa e dei suoi discendenti. Secondo le intenzioni iniziali del benefattore l'Amministrazione avrebbe dovuto corrispondergli vita natural durante l'interesse del 5% sulla cifra donata, privilegio a cui rinunciò dal dicembre 1859, per venire incontro alle necessità economiche dell'istituto (ASCRIMz 31/14, 441).
La piazza venne così istituita prima del decesso di Giuseppe Villa, molto probabilmente entro il 31 marzo 1865, dato che in quel giorno il figlio del benefattore, Giuseppe, diede disposizioni per la nomina della piazza a favore del miserabile Carlo Corio (ASCRIMz 31/14, 306).
Oltre alla donazione disposta in vita, Giuseppe Villa volle beneficare il pio stabilimento anche dopo la sua morte, disponendo un lascito testamentario di 134 lire a favore dell'altare della Chiesa della Pia Casa di Ricovero; il legato venne pagato dal figlio Luigi entro due anni dalla morte del padre, nel maggio del 1869 (ASCRIMz 31/13).
Da un documento datato 2 luglio 1867 sappiamo che il Presidente della Congregazione di Carità commissionò a Giosuè Bianchi due opere in onore di Giuseppe Villa, "un ritratto per la Casa di Ricovero e un altro per l'Orfanotrofio femminile" viste le "cospicue elargizioni fatte dal testè defunto benemerito" al fine di "ricordarne i tratti della carità cittadina". Il presidente propone il compenso al pittore in 50 lire, come quello stabilito per il ritratto "della minore dimensione" di Antonio Lucatelli. I due ritratti vennero consegnati e pagati il 24 ottobre dello stesso anno; alle 50 lire pattuite vennero aggiunte "L. 2 per ciascun bono per la foglietta in oro per la cornice somministrata dallo stesso Sig. Bianchi" (ASHSG XIII, 403).
Questi documenti ci informano della realizzazione di due ritratti del benefattore, sebbene attualmente esista un solo ritratto di Giuseppe Villa nella Quadreria dell'Ospedale San Gerardo; probabilmente il ritratto destinato all'Orfanotrofio Femminile corrisponde all'effigie che fino al 1907 risulta conservata nel Parlatoio dell'istituto (ASHSG XXXIII).
Di fatto il nome dell'effigiato è ricordato tra coloro che legarono fondi per la creazione di nuovi posti presso Orfanotrofio cittadino, fondato nel 1859 grazie all'eredità di Angelo Bellani (Colombo 2002, p. 67).
Il ritratto di Giuseppe Villa appartiene al genere gratulatorio eseguito tradizionalmente "post mortem" e non conserva le etichette documentarie che si trovano sulla gran parte dei ritratti della raccolta del San Gerardo. Nell'Inventario Generale è stato registrato dal 1989 come "Personaggio sconosciuto di autore ignoto" e anche nella scheda del catalogo del 1983 il soggetto è 'ignoto'.
Il personaggio è colto a mezzo busto in leggero tre quarti su fondo unito. In un tentativo poco riuscito di resa introspettiva, i lineamenti del volto sono appesantiti, così che il ritratto si rivela poco intenso e di modesta qualità, conservando un valore prevalentemente storico e documentario.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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