Prof. Antonio Mandelli

Bianchi Gerardo

Prof. Antonio Mandelli

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Prof. Antonio Mandelli

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: 1887

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 70.5 cm x 89.5 cm

Descrizione: ritratto a busto intero ambientato

Notizie storico-critiche: L'iscrizione commemorativa posta sul fronte del ritratto, in alto a destra, dichiara che l'effigiato è il Professore Antonio Mandelli, già Economo della Pia Casa di Ricovero ed Industria di Monza, scomparso il 21 gennaio 1887.
Il padre Giuseppe fu il primo Economo del pio istituto, dove lavorò per dieci anni, dalla data di fondazione (1831) fino alla morte, avvenuta il 20 dicembre 1841. Antonio Mandelli lavorò anch'egli presso la Pia Casa per sette anni a titolo gratuito, prima come servitore copista e protocollista e poi come Economo provvisorio, dopo la morte del padre; nell'aprile 1844 venne assunto regolarmente in qualità di Economo, incarico che ricoprì per più di 40 anni, fino alla scomparsa sopraggiunta a causa di un colpo apoplettico (ASCRIMz 4/3).
Con testamento datato 16 gennaio 1886 dispose un legato di 10.000 lire a favore della Pia Casa di Ricovero, salvo l'usufrutto vitalizio della cognata Francesca Ponti ved. Mandelli (ASCRIMz 27/1, n. rep. 7731/8252 e 152). Dallo stesso testamento sappiamo, inoltre, che la sua erede è la sorella Giulia Mandelli vedova Molina, madre di quel Gaetano Molina, anch'egli benefattore della Pia Casa e presente in Quadreria col N. INV 131937.
Dal 1831 erano presenti in Monza due istituti assistenziali detti "Pie Case di Ricovero ed Industria": si tratta di enti associati dalla denominazione, dalla gestione e dal fatto di condividere la propria sede, ma di fatto decisamente differenti negli intenti e nelle esigenze; sorte per fornire l'una il ricovero dei poveri vecchi, l'altra lavoro e mezzi di sostentamento ai disoccupati indigenti, le Pie Case dopo l'Unità furono gestite dalla Congregazione di Carità, l'ente che il governo sabaudo istituì per amministrare tutti gli enti caritativi cittadini (Colombo 2002, p. 57). L'inserimento del ritratto gratulatorio nella Quadreria ospedaliera si giustifica col fatto che la Congregazione di Carità per statuto gestiva anche il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo e che dopo la sua soppressione fu proprio l'Ospedale a raccogliere la Quadreria dei Benefattori. Un gruppo di opere contrassegnate dalla sigla P.C.R. (Pia Casa di Ricovero) è stato recentemente scorporato dalla raccolta e affidato all'Opera Pia Bellani, sembra per ragioni puramente amministrative (Coppa 2002, p. 109).
La piazza per ricoverato voluta dal Mandelli venne istituita solo dopo la morte dell'usufruttuaria, avvenuta il 31 gennaio 1907. Per quanto riguarda invece l'effigie commemorativa del defunto benefattore venne interpellato il pittore Gerardo Bianchi, che nel giugno del 1887 rassegnò alla Congregazione di Carità il conto in lire 240, somma comprendente l'esecuzione del quadro e "la levata della maschera dal cadavere"(ASCRIMz 27/1, 492). Questa nota ci fa intendere come lavoravano questi pittori chiamati ad eseguire ritratti per lo più "post mortem": prima dell'avvento della fotografia e, successivamente, in assenza di ritratti fotografici, gli artisti ricavavano le effigi dei benefattori dalle maschere mortuarie, delle specie di calchi in cera eseguiti sul volto del defunto.
Il ritratto di Antonio Mandelli presenta una dimensione maggiore rispetto a quelle solitamente in uso presso la Pia Casa di Ricovero per i ritratti dei Benefattori (90 x 70 cm in luogo di 60 x 45 cm); probabilmente si scelse un'effigie più grande per onorare tale benefattore che già in vita fu attivamente impegnato nell'amministrazione dei luoghi monzesi. Il professore è colto seduto ad una scrivania, in un angolo dello studio, mentre si accinge a indossare gli occhiali; dietro di lui, sulla sinistra, si intravedono una tenda verde ed una scaffalatura contenente alcuni tomi, probabilmente dei registri e libri contabili, che accennano alla sua mansione di Economo.
L'effigie si caratterizza per una stesura nervosa e sommaria, greve nell'aspetto e cupa nei toni, che si discosta dallo stile solitamente morbido e piacevolmente descrittivo del pittore.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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