Dr. fisico Giuseppe Scotti
monogrammista FC
Descrizione
Identificazione: Ritratto del Dr. fisico Giuseppe Scotti
Autore: monogrammista FC
Cronologia: 1883
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 70.5 cm x 92 cm
Descrizione: ritratto a busto intero ambientato
Notizie storico-critiche: L'effigiato è il Dott. Fisico Giuseppe Scotti, medico chirurgo monzese, scomparso il 25 agosto del 1881 all'età di sessantatre anni. Con testamento datato 29 luglio 1881 e rogato dal notaio Giuseppe Sirtori il dottor Scotti lasciò all'Ospedale di Monza la sua Cascina Scotti con la Vigna Robasacco col vincolo che, in caso di vendita, l'importo della rendita fosse destinato interamente alla Casa di Ricovero di Monza. Nelle sue ultime disposizioni, assai curiose e divertenti, il benefattore lasciava alcune indicazioni all'Ospedale su come trattare sua moglie, descritta come avida ed astuta, tanto che il testatore prevede "strillerà come se l'avessi spogliata" (ADHSG 858, n. rep. 6789/6979). Il nome di Giuseppe Scotti figura tra quelli incisi su una delle lapidi commemorative destinate ai benefattori dell'Ospedale, poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino.
La data d'esecuzione (1883) del ritratto documenta che l'effige fu eseguita due anni dopo la scomparsa del soggetto; la presenza dell'iscrizione commemorativa sottintende, invece, la commissione in forma gratulatoria da parte delle autorità del Luogo Pio, secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105). Dal 1862 il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo era amministrato per statuto dalla Congregazione di Carità, l'ente voluto dal governo sabaudo per gestire tutto il settore assistenziale della città (Colombo 2002, pp. 60, 186 e ss.). Il ritratto conserva l'etichetta inventariale del Civico Ospedale Umberto I, come fu chiamato il nosocomio monzese nel 1896 con l'abbandono della vecchia sede di Piazza Isola (Colombo 2002, p. 39).
Il ritratto è ambientato in un angolo dello studio, con la raffigurazione di una libreria sulla destra e degli elementi architettonici alle spalle del ritrattato, che siede davanti allo scrittoio con le mani appoggiate sui libri. Lo schema convenzionale è interpretato rigidamente, essendo la posa del soggetto fissa e il volto una maschera senza vita, come conseguenza dell'esecuzione a posteriori su fotografia. L'aspetto dell'opera è aggravato anche dall'evidente alterazione della materia pittorica, che condiziona negativamente il grado di lettura formale.
Il ritratto è siglato col monogramma "FC" che, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non è possibile collegare a nessun artista noto. L'opera, pertanto, conserva un valore prevalentemente storico e documentario.
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza
Credits
Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/7a010-00093/
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