Luigia Sassi

ambito lombardo

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Luigia Sassi

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Luigia Sassi

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1854 - ca. 1860

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 46 cm x 60.5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo scuro

Notizie storico-critiche: Dell'effigiata conosciamo i dati anagrafici riportati sul rovescio: Luigia Sassi di Monza, scomparsa il 24 novembre 1854.
Figlia di Vincenzo Sassi e Giuseppa Varenna, Luigia Sassi stabilì nel suo testamento, datato 16 settembre 1854, di donare 6.000 lire a favore della Pia Casa di Ricovero di Monza, al fine di istituire una piazza da letto, con diritto di nomina riservato ai suoi eredi e fratelli Pietro e Carolina Sassi, dopo la morte dei coniugi Lucia Sassi e Luigi Carati (ASCRIMz 30/2, n. rep. 128). Per l'adempimento dei suoi legati nominò suo esecutore testamentario l'avvocato Giosuè Brambilla, già amministratore dell'Ospedale e Luoghi Pii monzesi.
La registrazione della data di morte indica che il ritratto fu commissionato a posteriori in forma gratulatoria dall'istituto che ricevette l'eredità della benefattrice, secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105).
Il ritratto conserva l'etichetta inventariale dell'Ospedale Umberto I, come fu chiamato il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
La donna posa in leggero tre quarti con lo sguardo rivolto a destra. Il capo è coperto da una cuffia bianca con una frappa drappeggiata sul davanti e legata sotto il mento con un nastro blu - la cuffia fu una costante della moda femminile per tutto il periodo romantico (Butazzi 1977, p. 121). Sono esibiti alcuni gioielli: una grande spilla dorata e degli orecchini pendenti, riprodotti per il gusto di ostentazione tipicamente borghese. Lo stile pittorico è diligente, soprattutto nella resa dei particolari del costume, ma poco sciolto. Nell'insieme il ritratto risulta spento e poco espressivo per l'eccessiva fissità dello sguardo.
Dal punto di vista tecnico si notano alcune analogie con il ritratto di Quirino Ponti (INV. N. 131949), dove si rileva la medesima trattazione pittorica oltre che una consimile resa del vestiario, curato nel dettaglio.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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