Cristina Sangalli

De Notaris Carlo

Cristina Sangalli

Descrizione

Identificazione: Ritratto Cristina Sangalli

Autore: De Notaris Carlo (Milano, 1812-1888)

Cronologia: 1871

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 46 cm x 61 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Dell'effigiata conosciamo i dati anagrafici riportati sul rovescio del dipinto: Cristina Sangalli di Monza, scomparsa il primo giugno 1871.
Il 31 maggio 1871 la donna, già molto debole "in causa della sua malattia", fece redigere il suo testamento dal notaio Giuseppe Sirtori nella propria stanza da letto, presso la sua abitazione, posta in via San Pietro martire n. 441 a Monza. Nell'atto di ultima volontà dispose un legato di diecimila lire italiane per la Pia Casa di Ricovero e d'Industria di Monza "da pagarsi entro un anno e senza interessi, col peso di pagare alla sua domestica Angela Galleani fu Luigi lira una italiana al giorno vita sua naturale durante [...] e della celebrazione dell'anniversario nel giorno di sua morte nell'oratorio annesso a detta pia casa, per la sua anima e di quella del suo fratello defunto teologo don Domenico Sangalli" (ASCRIMz 32/1, n. rep. 3667/2384). Questo tipo disposizione testamentaria era detta "legato di culto", poiché impegnava l'ente legatario ad utilizzare parte del capitale ereditato per la celebrazione di messe in suffragio dell'anima del testatore.
Le donazioni destinate alla Pia Casa di Ricovero e d'Industria pervenivano alla Congregazione di Carità, che dal 1862 fu amministratrice di tutti gli istituti assistenziali della città (Colombo 2002, pp. 60, 186 e ss.).
In un protocollo dell'agosto 1871 il Presidente della Congregazione di Carità monzese, Francesco Staurenghi, inoltrò la commissione del dipinto al pittore Carlo De Notaris, abitante a Milano in via San Paolo n. 10, alle "solite condizioni e misure" (ASCRIMz 32/1, 874). Il dipinto venne consegnato il 26 ottobre successivo, insieme con il ritratto di Giovanni Antonio Fumagalli (INV. N. 131817), e pagato all'artista un mandato di 80 lire (ASCRIMz 32/1, 1155).
Questo giustifica la registrazione del ritratto nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il nosocomio assunse nel 1896, col trasferimento dalla sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
La donna è ritratta a mezzo busto su fondo unito, in posa semifrontale con lo sguardo rivolto allo spettatore; indossa una cuffietta con una 'rouge' di pizzo bianco che le incornicia il volto e i nastri lasciati cadere sulle spalle. In primo piano è raffigurata la mano con il libro delle preghiere, che potrebbe essere stata aggiunta in un secondo tempo o ridipinta, perché è sproporzionata alla figura e di fattura grossolana. Il particolare della mano, infatti, stona con la resa delicata della raffigurazione, che rimane circoscritta entro i limiti convenzionali del genere gratulatorio.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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