Rag. Luigi Fossati

Bianchi Gerardo

Rag. Luigi Fossati

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Rag. Luigi Fossati

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: 1905

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 69.5 cm x 90 cm

Notizie storico-critiche: Il nome del benefattore è inciso a caratteri dorati su una delle lapidi commemorative poste nell'atrio dell'edificio di Via Solferino. In assenza di una regolamentazione precedente, fu il Regolamento per le onoranze ai Benefattori del 1943/1945, a stabilire di "perpetuare la memoria dei benefattori dell'Ospedale" con l'incisione del nominativo, in nero o in oro, a seconda dell'entità della donazione, sottointeso che l'incisione in oro attesta una donazione più consistente (ASHSG 24/5). Ritratto a mezza figura ambientato. In assenza di etichette commemorative, è la targhetta metallica posta sulla cornice ad attestare che il soggetto è il Rag. Luigi Fossati, scomparso nel 1905. Nello stesso anno Gerardo Bianchi firma l'effige che propone l'iconografia convenzionale del ritratto ufficiale, col soggetto seduto in posa frontale riguardante lo spettatore. Nonostante ciò, il pittore sembra confezionare un'opera non di parata ma aderente alla realtà del personaggio. L'ambientazione all'interno dello studio è essenziale e appena suggerita con l'inserimento defilato di un tavolo con dei libri, mentre l'attenzione è concentrata sul volto del ritrattato, che si caratterizza per la particolare vitalità espressiva. Siamo all'inizio del nuovo secolo e la pittura del Bianchi, tralasciando lo stile fatto di pennellate libere e tocchi contrapposti che caratterizzava i ritratti del decennio precedente, sembra evolvere verso un impasto più morbido e fuso. Alcuni particolari, come la mano appoggiata sul ginocchio, sono appena abbozzati.
Il Fossati fu tra i benefattori dell'Ospedale, essendo il suo nome inciso in oro su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'Ospedale Vecchio. Secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105), il ritratto dovette essere commissionato in forma gratulatoria dalle autorità del Luogo Pio. Durante il regno sabaudo l'amministrazione del Luogo Pio Convenio o Ospedale di S. Bernardo fu affidata per statuto alla Congregazione di Carità, che sappiamo gestire tutti gli istituti benefici della città. Nel 1938, in seguito alla soppressione dell'ente, l'opera fu inserita nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, come si chiamò il nosocomio dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).
Non cogliendo la firma dell'autore, sia la scheda del 1983 sia l'Inventario Generale del 1989, riferiscono per errore il ritratto al pittore Filippo Castelli.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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