Giovanni Natale Leoni

Bianchi Gerardo

Giovanni Natale Leoni

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giovanni Natale Leoni

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: 1905

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 44.5 cm x 59 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo unito

Notizie storico-critiche: Ritratto a mezzo busto su fondo unito raffigurante Giovanni Natale Leoni di Monza, scomparso il 24 dicembre 1904 e ricordato su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'Ospedale Vecchio con i caratteri incisi in oro.
Il rilievo dato dai caratteri dorati dell'incisione, associato alla commissione dei ritratti a figura intera, pone il benefattore in una posizione di riguardo, facendo valere la regola della corrispondenza tra le dimensioni del ritratto e l'entità della donazione, che fu codificata dalle autorità della Cà Granda di Milano (Dell'Acqua 1981, p. 45) e ribadita per l'Ospedale di Monza dal Regolamento per le onoranze ai Benefattori del 1943/1945 (ADHSG 24/5).
La presenza dell'iscrizione "a rimembranza" sul davanti accanto alla firma dell'autore, Gerardo Bianchi, insieme alla data d'esecuzione, 1905, documenta che il ritratto fu eseguito 'post mortem' in forma gratulatoria su commissione dalle autorità del Luogo Pio, secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105). Durante il regno sabaudo l'amministrazione del Luogo Pio Convenio o Ospitale di S. Bernardo fu affidata per statuto alla Congregazione di Carità, che, come sappiamo, gestiva tutti gli istituti benefici della città concentrando su di sé i lasciti e i legati pii. Nel 1938, dopo la soppressione dell'ente, il ritratto fu inserito nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il Luogo Pio assunse nel 1896 col trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).
Il ritratto rappresenta un'effige convenzionale e poco intensa, conseguenza dell'esecuzione a posteriori, eseguita probabilmente su fotografia. Si ricorda che il Bianchi praticava l'attività di fotografo a livello professionale, accanto a quella pittorica (Cassanelli 2000, p. 9). Come nota di costume, si osserva la cravatta lunga fermata sotto il colletto con un prezioso spillone dorato, esibito dal benefattore come segno di distinzione sociale, oltre allo sfoggio di grossi favoriti "a scopettone", che erano tornati di gran moda durante l'ultimo quarto del secolo precedente (Butazzi 1977, p. 134).
Attualmente presso la Fondazione Opera Pia Bellani è conservato un'effigie a figura intera del benefattore, anche questo ritratto eseguito "a rimembranza" da Gerardo Bianchi (Coppa 2002, p. 107). La riproduzione fotografica in b/n del ritratto è inserita erroneamente nella scheda del 242 del catalogo del 1983 (corrispondente al ritratto del Rag.re Francesco Mazza INV.N. 31974).
Da alcuni documenti d'archivio (ASHSG VII, 495) apprendiamo che il nostro ritrattato era fratello di altri due personaggi rappresentati nella Quadreria dell'Ospedale, Alessandro Leoni (INV. N. 131885) e Paola Leoni maritata Brioschi (INV. N. 131742).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).