Vittorio Fossati Bellani

Parma Emilio

Vittorio Fossati Bellani

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Vittorio Fossati Bellani

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1944

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su masonite

Misure: 60 cm x 78 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto ovale inscritto in un rettangolo su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Stando alle indicazioni fornite dalla targhetta metallica applicata sulla cornice, l'effigiato è Vittorio Fossati Bellani. Il ritratto è uno degli ultimi che Emilio Parma dipinse per la Quadreria dell'Ospedale, essendo stato eseguito nel 1944, prima che venisse a perdersi del tutto la consuetudine del ritratto gratulatorio per onorare la memoria dei benefattori. Il soggetto appartiene alla ricca famiglia d'industriali cotonieri monzesi dei Fossati, che fuse il cognome coi Bellani dopo la morte di Antonietta Fossati Bellani, ultima discendente del ramo cadetto di Angelo Bellani, illustre benefattore monzese, fondatore dell'omonima Opera Pia (Colombo 2002, p. 134).
Nell'aprile 1944 Alberto, Silvio e Tullio Fossati Bellani donarono a nome del fratello Luigi Vittorio, deceduto in Roma, 200.000 lire all'Ospedale e 10.000 lire tanto alla Pia Casa di Ricovero che all'Orfanotrofio femminile monzesi (ASCRIMz 21/7, n. 3803). Il ritratto ad olio venne fatto eseguire dai fratelli del ritrattato e donato anch'esso all'ospedale nel gennaio 1945 (ADHSG 83/20, 232).
La munifica elargizione venne destinata dai fratelli del compianto per "sopperire alle sempre crescenti necessità di questa benemerita istituzione"; la presidenza dell'Ospedale volle intestare al defunto dott. Ing. Luigi Vittorio Fossati Bellani una sala per il ricovero degli infermi (ADHSG 83/20).
La famiglia Fossati Bellani dovette essere legata all'Ospedale da una lunga tradizione di carità, come testimonia la presenza presso la Quadreria dei ritratti gemelli dei coniugi Felice e Antonietta (NINV. N. 131792 e 131878), genitori del ritrattato e dei fratelli donatori.
Luigi Fossati Bellani è ripreso a mezzo busto di tre quarti, con la lente portata sull'occhio destro, nell'intento di aderire alle peculiarità del personaggio, nonostante la fissità e la freddezza tipiche dei ritratti gratulatori derivanti da fotografia. Come nota di costume notiamo l'abbandono dell'abito nero e l'utilizzo dei tre pezzi grigi e di una cravatta lunga in seta a fantasia, intonata al colore dell'abito, di foggia moderna.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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