Giuseppe Pennati
Spreafico Eugenio
Descrizione
Identificazione: Ritratto di Giuseppe Pennati
Autore: Spreafico Eugenio (Monza, 1856 - Magreglio, 1919)
Cronologia: post 1903 - ca. 1909
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 70 cm x 89.5 cm
Descrizione: ritratto a busto intero su fondo scuro
Notizie storico-critiche: Del benefattore Giuseppe Pennati conosciamo la data di morte, il 9 maggio 1903, com'è indicata sull'etichetta commemorativa posta sul rovescio del ritratto. Sappiamo anche che il ritrattato fu un benefattore dell'ospedale, essendo il suo nome inciso su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino. La mancanza di documentazione storica, tuttavia, non ci permette di conoscere l'oggetto della sua beneficenza e chi commissionò il ritratto. Durante il regno sabaudo la raccolta delle beneficenze, così come l'amministrazione degli istituti benefici della città, compreso il Luogo Pio Convenio o Ospedale di S. Bernardo, era affidata alla Congregazione di Carità. E' probabile che l'ente, sull'esempio di quanto avveniva nella Cà Granda milanese, dovesse normare anche l'esecuzione dei ritratti gratulatori. Dopo la soppressione dell'ente, nel 1938 il ritratto venne inserito nell'inventario dell'Ospedale Umberto I - secondo la denominazione che il Luogo Pio assunse nel 1896 col trasferimento in Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).
L'immagine reca la firma di Eugenio Spreafico ed è uno degli ultimi ritratti che l'artista esegue per la Quadreria del San Gerardo. Il soggetto è colto seduto di tre quarti con le mani in grembo, poste in parte fuori dal campo visivo. La volontà di aderire al modello sulla base di una deduzione da fotografia fa "assumere al pennello dello Spreafico modi propri di un verismo molto crudo e analitico nel rendere quasi palpabile le rugosità del volto, illuminato da una luce fredda e radente. La rinuncia a qualsiasi ambientazione e la sobrietà austera del benefattore, il cui rigido decoro è appena interrotto dalla catena d'oro con corno di corallo, appartengono comunque ad un filone di ritrattistica convenzionale incentivata nei primi decenni del secolo in tutta la Lombardia dall'ampliarsi delle Quadrerie dei numerosi enti assistenziali" (Rebora 1989, p. 153).
Dell'effige esiste anche una replica ridotta al busto che potrebbe aver costituito il suo modello preparatorio (INV. N. 101551).
Nel testamento di Angelo Pennati (INV. N. 131929), datato 12 febbraio 1892, il benefattore nominò eredi i suoi due fratelli Filippo e Giuseppe (ASCRIMz 28/2, n. rep. 8559/9261); potrebbe trattarsi di un'omonimia oppure potremmo ricondurre i predetti eredi al nostro ritrattato e al Pennati Filippo presente in Quadreria con INV. N. 131989.
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza
Credits
Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/7a010-00203/
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