Cav. Achille Garbagnati
Arpini Carlo
Descrizione
Identificazione: Ritratto del Cav. Achille Garbagnati
Autore: Arpini Carlo (Ancona, 1866 - Monza, 1922)
Cronologia: 1909
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 70 cm x 90 cm
Descrizione: ritratto a busto intero su fondo neutro
Notizie storico-critiche: Il Cav. Achille Garbagnati scomparve il 30 aprile 1907. Il suo nome figura - accanto alla data "1908" - tra quelli dei Benefattori dell'Ospedale incisi sulla lapide commemorativa posta all'ingresso dell'edificio di via Solferino.
Il ritratto entrò a far parte della Quadreria dei Benefattori in seguito alla donazione di un capitale "per l'istituzione di una piazza da cronico nell'Ospedale Umberto I di Monza" disposta nell'ottobre 1908 dai figli di Achille Garbagnati, Giuseppe, Carlo, Luigi, Baldassarre, Giacomo e don Guido, e dalle figlie Paola, Cecilia, Anna e Ernesta (ECA2Mz, 2.5.9 (b. 9), unità 57). Nei confronti dell'istituzione ospedaliera la famiglia Garbagnati vanta una vera e propria tradizione di beneficenza, inaugurata dai figli di Achille per onorare la memoria del defunto genitore, proseguita poi con altre donazioni in ricordo dei congiunti scomparsi (Baldassarre, Carlo e Anna), anch'essi rappresentati nella Quadreria dei Benefattori (rispettivamente INV. NN. 131850, 131906 e 131884).
L'effigie del cavalier Garbagnati venne realizzata in forma gratulatoria nel 1909 da Carlo Arpini, pittore d'origini anconetane che, dopo aver soggiornato a lungo in Svizzera, elesse Monza come propria dimora.
Il soggetto è colto in posa eretta di leggero tre quarti, su un fondo neutro. La figura è rigida e fissa, come avviene di consueto nei ritratti commemorativi derivati a posteriori da una fotografia. L'immagine, tuttavia, manifesta la volontà di aderire alla realtà del modello attraverso la caratterizzazione fisionomica e l'inserimento di una citazione personale, come il sigaro acceso che il benefattore tiene nella mano destra. Buona anche la resa introspettiva che si coglie nell'espressione severa e penetrante. Il benefattore esibisce come segno di distinzione sociale un paio di grossi gemelli d'oro. Dal punto di vista del costume osserviamo l'uso della cravatta lunga di seta a fantasia, secondo la foggia moderna, annodata sotto il colletto ad alette rigide.
All'epoca del nostro le beneficenze erano raccolte dalla Congregazione di Carità, l'ente che il governo sabaudo istituì per amministrare i Luoghi Pii della città, compreso l'ospedale (Colombo 2002, p. 60, 186 e ss.).
Nella scheda del 1983 e nell'Inventario Generale il ritratto è erroneamente attribuito a "pittore ignoto".
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza
Credits
Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/7a010-00227/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).