Samaritano
Focosi Alessandro
Descrizione
Identificazione: Dopo la battaglia
Autore: Focosi Alessandro (Milano, 1835-1869)
Cronologia: ca. 1852 - ante 1869
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tavola
Misure: 26.5 cm x 19.5 cm x 0.5 cm
Descrizione: tavoletta con raffigurazione storica di battaglia sullo sfondo e gruppo di figure in primo piano
Notizie storico-critiche: tavoletta con raffigurazione storica con battaglia sullo sfondo e gruppo di figure in primo piano
La tavoletta raffigura una scena storica con battaglia sullo sfondo e gruppo di figure in primo piano; proviene dal lascito disposto dalla signora Eva Galbesi ved. Segrè che alla sua morte, avvenuta il 26 luglio 1923, istituì come erede generale "l'ospedale dei bambini, amministrato dalla Congregazione di Carità di Monza".
I coniugi Eva e Samuele Segrè abitavano in una grande villa su viale Cesare Battisti, lo stradone che conduce alla Villa Reale di Monza. Le quattordici stanze di questa residenza custodivano una smisurata collezione di opere d'arte che la vedova volle destinare al Comune di Monza affinché venisse istituito un museo d'arte, a nome suo e del compianto consorte (ECA2Mz, 2.5, 27 (b. 10), unità 75, n. rep. 9601/4529). Tuttavia solo 377 tra gli oltre 1600 oggetti d'arte furono incamerati dal Comune monzese, che chiamò il pittore Ugo Galetti a scegliere i beni artisticamente rilevanti e che avrebbero costituito il nucleo originario della Pinacoteca Civica (Colombo 2002, pp. 71, 73). Le opere scartate da questa cernita vennero cedute alla Congregazione di Carità, amministratrice dell'ospedale, che nell'aprile 1926 le vendette in blocco tramite trattativa privata, escluso un esiguo nucleo di 34 opere non poté essere alienato, poiché considerato di "un qualche interesse d'arte" dalla Sovrintendenza alle Gallerie di Milano (ECA2Mz, 2.5, 27 (b. 10), unità 75, n. 83/41). L'opera in esame tuttavia non risulta nel predetto nucleo dei dipinti inalienabili, pur essendo ricordata in un "Elenco dei quadri, mobili ed altri oggetti trasportati in un locale della Casa di Ricovero" dell'agosto 1924; descritto come "quadro ad olio su legno con cornice dorata", il dipinto è identificabile grazie al numero d'inventario dei beni dell'Eredità Segrè ("797"), ancora visibile sull'etichetta posta sul retro; secondo quest'inventario, stilato il 30 ottobre 1923, l'opera - titolata "Episodio di guerra" e valutata 10 lire - si trovava in origine nella "stanza gialla da letto" di Villa Segrè.
La firma posta sul verso riporta la paternità dell'opera ad Alessandro Focosi, allievo di Francesco Hayez all'Accademia di Brera. La breve attività dell'artista, che si svolse con cresente successo a partire dal 1852, coi primi riconoscimenti milanesi, fino alla morte sopraggiunta nel 1869, obbliga a circoscrivere in questo intervallo il periodo d'esecuzione dell'opera. Le dimensioni ridotte e la tecnica pittorica veloce e poco rifinita, conferiscono al dipinto le caratteristiche tipiche di un bozzetto.
La scena si svolge sulla cima di un colle e si concentra sull'agonia di un uomo ferito assististo da un frate, mentre un soldato volge le spalle per controllare lo svolgersi della battaglia, che si consuma nella vallata tra i bagliori del fuoco. Il soggetto forse è riconducibile a un episodio della Battaglia della Cernaia, combattuta dai franco piemontesi ai danni dell'esercito russo, durante la guerra di Crimea, dove trovarono la morte diversi generali piemontesi. La diffusione di questo soggetto si deve al pittore Gerolamo Induno, che partecipò di persona come soldato a quella guerra e dipinse la battaglia in un quadro che fu subito oggetto di vasti riconoscimenti.
Il dipinto, che conserva l'etichetta inventariale dell'Ospedale Umberto I del 1938, è inserito nell'Inventario Generale del San Gerardo col titolo di "Samaritano" e come opera di autore sconosciuto, riprendendo i dati del catalogo 1983 (scheda n. 300).
Collocazione
Provincia di Monza e Brianza
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza
Credits
Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/7a010-00240/
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