Ritratto di Maria Archinto Trivulzio

ambito lombardo

Ritratto di Maria Archinto Trivulzio

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: ca. 1751 - ca. 1799

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 59 cm x 74 cm

Notizie storico-critiche: Maria Archinto, (1696 - 1762) moglie di Antonio Tolomeo Trivulzio, era la quarta dei dodici figli di Don Carlo e di Giulia Barbiano di Belgioioso.
Già vedova di Carlo Giorgio Clerici (1696-1717), il matrimonio con il principe Antonio Tolomeo Trivulzio non fu felice e i due si separarono nel 1751. Ebbero tre figli, tutti morti in tenera età.
Il ritratto dovette essere eseguito precedentemente alla data di divorzio e restò in casa Trivulzio fino alla morte di Tolomeo, rientrando probabilmente nel suo legato testamentario.
Il dipinto fu esposto, con molta probabilità, in occasione della mostra del 1956 il cui Catalogo fa infatti riferimento ad una figura femminile con diadema, opera proveniente dall'eredità Antonio Tolomeo Trivulzio.
Non si conosce l'autore dell'opera ma, confrontando il dipinto con il "Ritratto di una gentildonna di casa Cicogna" di Giacomo Ceruti (cfr. F. Frangi, Catalogo Mostra Giacomo Ceruti pp.164, 193 scheda 79) è possibile evidenziare numerosi elementi in comune tra cui: l'analogia iconografica, la compostezza degli atteggiamenti, la definizione della fronte e degli archi sopraccigliari fino al naso, i ricami della veste e il gioco del panneggio che cinge le spalle. Tutte queste caratteristiche fanno pensare che l'opera sia ascrivibile al catalogo del Ceruti o ad un artista a lui molto vicino.
La datazione del dipinto è comprensibile tra il 1747 - data del ritorno a Milano del Ceruti - e il 1751 - data della separazione tra Tolomeo e Maria Archinto.

Collocazione

Milano (MI), Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio

Credits

Compilazione: Bianchi, E. (1994)

Aggiornamento: Menconi, D. (1995); ARTPAST/ Ranzi, Anna (2006); Amaglio, Silvia (2013)

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