Alfredo Ravasco
Mazza, Aldo
Descrizione
Autore: Mazza, Aldo (1880-1964), esecutore
Cronologia: ca. 1900 - ca. 1964
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura
Misure: 70 cm x 98 cm
Notizie storico-critiche: Alfredo Ravasco nacque a Genova l'8 febbraio 1873. Frequentò i corsi serali dell'Accademia di Brera a Milano dove, successivamente, intraprese con successo l'attività di orafo. Partecipò a diverse mostre e ottenne numerosi riconoscimenti e premi. Grande appassionato d'arte raccolse nella sua villa sul Lago Maggiore un cospicuo numero di opere dell'Ottocento, da S. De Albertis, F. Carcano, M. Bianchi, A. Morbelli, G. Pellizza da Volpedo a G. Fattori, T. Signorini e F. Faruffini. Morì il 3 novembre 1958.
Nel testamento olografo, redatto il 17 novembre 1942, e successive disposizioni, nominò erede universale l'Orfanotrofio Femminile "allo scopo che custodisca presso il reparto Regina Elena una fondazione Ravasco a favore di orfane anche di sola madre... con l'obbligo di custodire e mantenere la tomba di famiglia, il ritratto del pittore Mascarini, della mia compianta mamma, il mio ritratto del pittore A. Rietti".
L'ingente patrimonio del benefattore comprendeva, oltre ad oggetti preziosi, diversi beni immobili tra i quali la villa di Ghiffa con l'intera collezione di dipinti (più di un centinaio) che fu dispersa in anni recenti per necessità economiche dell'Ente.
Il ritratto è stato eseguito da Aldo Mazza, pittore e disegnatore molto noto, che fu per molti anni in rapporti di assidua collaborazione con l'amministrazione del Pio Albergo Trivulzio. Prestò in molte occasioni la sua opera come restauratore di parecchi ritratti dei benefattori dell'Ente e ordinò, insieme a Emilio Guicciardi, la mostra organizzata al Luogo Pio presso il cortile dell'Orfanotrofio Femminile nel 1956. Il pittore, inoltre, benestante e privo di prole effettuò numerose elargizioni in favore dell'Istituto. La più cospicua fu quella del 10 luglio 1959, consistente nella donazione dell'immobile sito in piazza San Giorgio n.3. Nel suo testamento olografo del 9 aprile 1962 ricordò il Pio Albergo Trivulzio e i due orfanotrofi, lasciando ad essi la nuda proprietà dell'appartamento da lui abitato a Milano in piazza Eleonora Duse n. 1, riservandone l'usufrutto alla moglie Paolina Farnesi. Anch'essa, deceduta a novantaquattro anni, ricordò generosamente i tre istituti nelle proprie disposizioni testamentarie.
Aldo Mazza fu molto attivo nella ritrattistica come nel paesaggio e raggiunse la notorietà soprattutto come disegnatore e caricaturista prestando, per molti anni, la propria collaborazione a numerose testate satiriche tra cui "Guerin Meschino". Apprezzato da una committenza borghese, la sua pittura si mantiene vicina alla formazione tardo ottocentesca, accentuando dagli anni Venti in poi un gusto per i colori intensi e la resa fisionomica precisa.
Nella quadreria dell'Ente si conserva anche un altro ritratto di Alfredo Ravasco eseguito da Arturo Rietti mentre al Museo Martinitt e Stelline è esposto il ritratto della madre, Giuseppina Salomone Ravasco, eseguito da Giuseppe Mascarini.
Collocazione
Milano (MI), Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio
Credits
Compilazione: Amaglio, Silvia (2013)
Aggiornamento: Ceriani, Francesco (2024)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/8g060-00194/
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