Ritratto di Emilio Cornalia

Barzaghi, Francesco

Ritratto di Emilio Cornalia

Descrizione

Denominazione: Busto di Emilio Cornalia

Autore: Barzaghi, Francesco (1839-1892)

Cronologia: post 1883

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo bianco / scultura

Misure: 68.3 cm x 55 cm x 223.5 cm

Descrizione: Busto in marmo bianco raffigurante Emilio Cornalia a torso nudo. Il busto è posto sopra un alto basamento, decorato da rilievi scultorei: una fascia in alto con girali vegetali e fiori su cui sono posati un uccello dalla lunga coda (probabilmente una gazza) e tre farfalle sul lato frontale, un granchio tra conchiglie gasteropodi (hexaplex trunculus e probabilmente un fasciolaride) sul lato destro, due conchiglie gasteropodi (haliotis e pseudoconchiglia di argonauta) e una stella marina sul lato sinistro; sul lato frontale, in basso sotto l'iscrizione, due rami incrociati, a sinistra un ramo di gelso con bachi da seta e a destra un ramo con bruchi. Le parti sommitale e inferiore del basamento sono ornate da fasce con ovoli, elementi geometrici e foglie di acanto.
Il monumento è posto sopra una base in pietra.

Notizie storico-critiche: Emilio Cornalia (Milano, 25 agosto 1824 - 8 giugno 1882) nasce dal barone Francesco Cornalia, prefetto del Tronto e del Serio e amministratore dei Luoghi pii elemosinieri di Milano, e dalla nobile Luigia Kramer, sorella del chimico Antonio Kramer. Nel 1842 si iscrive alla facoltà di medicina a Pavia, interessandosi inizialmente alla mineralogia e alla geologia, per poi indirizzarsi verso la biologia, la zoologia, le analisi microscopiche e l'anatomia comparata. Nel 1848 partecipa ai moti rivoluzionari. Vince un concorso indetto dal Regio Istituto Lombardo nel 1853, il cui tema era "esporre l'anatomica struttura del baco da seta nello stato di bruco, di crisalide e di farfalla, indicando la storia fisiologica de' suoi organi; e dare la storia ed i caratteri principali delle malattie del baco stesso". Le sue ricerche sul baco da seta raggiungono importanti risultati, utili anche all'industria della bachicoltura (la sua più famosa pubblicazione su questo argomento è la Monografia del Bombice del gelso del 1855). Tra le numerose cariche istituzionali, nel 1866 diviene direttore del Museo di Storia Naturale, dove già dal 1853 era assistente alla Direzione. Promuove lo sviluppo di tutte le collezioni, specialmente di quella di anatomia comparata, e alla sua morte lascia al Museo la sua biblioteca scientifica.
Il busto a ricordo di Cornalia viene realizzato grazie alla sottoscrizione promossa di Filippo Terzaghi (già suo allievo presso la Regia Scuola superiore di agricoltura), che raccoglie le offerte di numerosi donatori (2114 lire). Viene inaugurato venerdì 8 giugno 1883, con una commemorazione letta da Antonio Stoppani, successore alla direzione del Museo, e alla presenza delle autorità municipali. L'epigrafe riportata sul basamento del busto era stata dettata dal comm. senatore Giulio Carcano.
Sul basamento di appoggio al busto, sono raffigurati rami di gelso e bachi da seta, al cui studio Cornalia dedica molti anni della sua vita e per cui diventa noto.

Collocazione

Milano (MI), Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Biblioteca - Archivio Fotografico

Credits

Compilazione: Curti, Elisa (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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