San Sebastiano

Régnier Nicolas

San Sebastiano

Descrizione

Autore: Régnier Nicolas (Maubege, 1590 ca.?/ Venezia, 1667)

Ambito culturale: ambito francese

Cronologia: ca. 1625 - ca. 1630

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 54 cm x 64 cm ; 58 cm x 5 cm x 70 cm

Notizie storico-critiche: Prima di entrare nella Collezione Bolognini, da cui proviene, il dipinto era proprietà di tale Conte Barni, il cui nome, riferiscono gli inventari, era iscritto sul retro (l'opera è stata rintelata). Nel libro dei conti di Pio Innocenzo Attendolo Bolognini, fratello di Gian Giacomo, è registrato, alla data del 17 settembre 1844, un pagamento all'attenzione di Alessandro Brison per il restauro dell'opera, allora attribuita al Caravaggio, e di altri tre dipinti. Attribuita poi a Giulio Cesare Procaccini e ad un "caravaggesco francese", essa è stata giustamente ricondotta da Fiocco (1929) a Nicolas Régnier. Il viso del giovane efebo si rifà da vicino ai modelli del pittore francese, la cui sensibilità ambigua rappresenta un filo conduttore della sua arte. Régnier affrontò varie volte il tema del San Sebastiano, soggetto caro alla tradizione pittorica del Seicento. Le altre versioni, di dimensioni maggiori, sono però più ricche di pathos e si riconducono in modo evidente agli esempi di Guido Reni (cfr. Fantelli 1974 e Lemoine 2000). Nel dipinto milanese, invece, il punto di vista è ravvicinato, il carattere monumentale è assente e la composizione più animata. Inoltre, l'introduzione del movimento e il sentimento di angoscia sono elementi piuttosto eccezionali nelle opere dell'artista. L'impaginazione e il chiaroscuro, l'espressione e la sensualità del giovane, il portamento di adolescente effeminato, evocano le prime tele romane del Caravaggio come il "Ragazzo morso da un ramarro" della National Gallery di Londra. Il dipinto ricorda al contempo anche certe tele di Johann Liss, ad esempio il "Cupido" del Museum of Art di Cleveland (Klessmann 1976), e di Valentin - vedasi il suo "San Sebastiano", già a Londra nella collezione di Langhton Douglas (Mojana 1989) -, come sottolinea Ivanoff (1965). La datazione dell'opera è alquanto controversa, ma si può ragionevolmente affermare che essa fu dipinta alla fine del percorso romano di Régnier (1625 ca.) o agli inizi del soggiorno veneziano, negli anni 1626-1630. L'esistenza di tre copie del quadro del Castello testimoniano il suo successo precoce.

Collezione: Collezione di dipinti della Pinacoteca del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Pinacoteca del Castello Sforzesco

Credits

Compilazione: Lemoine, Annick (1996); Vecchio, Stefania (1996)

Aggiornamento: Colace, Raffaella (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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