Arazzo da chiesa
Mattens, Heinrich
Descrizione
Identificazione: Transito della Madonna
Autore: Mattens, Heinrich (notizie sec. XVI fine- sec. XVII inizio)
Cronologia: 1575 - 1599
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lino; cotone
Misure: 620 cm x 315 cm
Descrizione: Questo arazzo presenta, come gli altri della serie illustrante "Episodi della vita della Madonna" (eccetto i due con l'"Annunciazione"), la scena sacra al centro inquadrata entro una cornice decorativa formata da trionfi di fiori e frutti, putti, figure allegoriche e mitologiche, scene di caccia e motivi ornamentali vegetali
Notizie storico-critiche: L'arazzo fa parte di una serie di sei esemplari, dedicati a episodi della vita della Madonna e commissionati intorno al 1580 agli arazzieri fiamminghi Mattens dal gandinese Bartolomeo Castello, personaggio facoltoso e insignito di importanti cariche, in uno dei suoi numerosi viaggi nelle Fiandre. Furono eseguiti espressamente per essere appesi alle pareti del presbiterio della quattrocentesca chiesa di Santa Maria. Anche dopo la ricostruzione barocca della chiesa (1623-1654) gli arazzi rimasero in questa stessa collocazione per un certo tempo, mentre è documentato che nel XIX secolo furono utilizzati come addobbi di strutture effimere, come il padiglione del Corpus Domini antistante alla chiesa, venendo probabilmente ricoverati in sagrestia all'interno di cassoni. Nel 1929, prima della loro musealizzazione, furono restaurati da Cornelia Mariani che ne arrestò il degrado. Gli arazzi raffiguranti la "Nascita della Vergine" e la "Morte della Vergine" recano la sigla di Heinrich Mattens, fratello minore di Cornelis Mattens che firmò gli altri quattro ("Presentazione al tempio", "Angelo annunziante", "Madonna annunciata", "Visitazione"). Il presente arazzo denota una composizione molto ricca ed elaborata in cui la camera da letto della Madonna è ricavata all'interno di un patio incrostato di marmi e aperto verso un ampio paesaggio boschivo. L'ignoto autore del cartone del ciclo di arazzi gandinese si ispirò probabilmente alla serie "Virginis Mariae vita" di Adriaen Collaert, con la quale si riscontrano affinità soprattutto nei due esemplari raffiguranti la "Nascita della Vergine" e la "Visitazione".
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