Paliotto
Winter, Christian
Descrizione
Identificazione: Madonna del Rosario con san Domenico e santa Caterina da Siena
Denominazione: Paliotto della Madonna del Rosario
Autore: Winter, Christian (1661-1737)
Cronologia: 1700 - 1705
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: argento / fusione, sbalzo; rame / doratura
Misure: 247 cm x 96 cm (pannello centrale); 29 cm x 101.5 cm (ciascuno dei due pannelli verticali laterali)
Descrizione: Il paliotto, realizzato in argento sbalzato e cesellato su un fondo di rame dorato, è composto da una specchiatura interna mistilinea che racchiude la raffigurazione della Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena, santi che introdussero e diffusero la devozione del Rosario, entro un'ampia decorazione con girali d'acanto con grappoli d'uva e due angeli che sorreggono il rosario e lo scudo, simbolo del rosario che difende la fede. Intorno una larga cornice rettangolare è decorata da angioletti che sostengono otto simboli delle litanie mariane (la torre, l'arca, la casa, la rosa, la conchiglia, il libro, la fontana, la porta) tra girali d'acanto e grappoli d'uva.
Notizie storico-critiche: Questo paliotto, vero capolavoro di argenteria, è dedicato alla Madonna del Rosario ed era collocato in origine all'Altare omonimo nella chiesa prepositurale di Gandino. E' probabile che fosse concepito per essere trasferito in certe feste particolari anche all'altare maggiore e a tal scopo nello stesso periodo furono ordinati anche due pannelli laterali, contrassegnati da una simile punzonatura, che adattavano il paliotto al più ampio altare maggiore. Il doppio utilizzo sarebbe confermato dalla presenza nel repertorio decorativo di numerosi grappoli d'uva, simbolo eucaristico non strettamente correlato al Rosario. L'autore di questa straordinaria opera fu probabilmente l'orafo di Augusta (Augsburg) Christian Winter, come documenta il punzone CW e il tipo particolare di pigna, marchio territoriale di Augusta tra il 1700 e il 1705. Una recente ipotesi di A. Sommers non esclude tuttavia che l'autore possa essere il quotato argentiere J. Caspar Winter, che operava ad Augsburg tra il 1687 e il 1723. La datazione sarebbe confermata anche dagli inventari parrocchiali che citano il paliotto per la prima volta nel 1710.
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