Volto femminile

ambito bresciano

Volto femminile

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano

Cronologia: post 1940 - ante 1960

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: pietra / sagomatura, scultura

Misure: 20 cm

Notizie storico-critiche: La loggia malatestiana, costruita nel primo quarto del XV secolo quando Pandolfo Malatesta divenne signore di Brescia e fece dell'ala settentrionale del Broletto la propria residenza, è stata restaurata e rimaneggiata più volte in tempi recenti. Tra gli anni Venti e Trenta del Novecento furono riaperti tre dei quattro archi a sesto acuto tamponati in un momento imprecisato della storia e riportate alla luce le ghiere in cotto degli archi oltre che la bifora che si trova al di sopra della loggia. Durante la seconda guerra mondiale, l'ala settentrionale del Broletto fu pesantemente danneggiata dai bombardamenti che colpirono la città e, a partire dal 1946, la zona bombardata venne restaurata e parzialmente ricostruita sotto la direzione dell'architetto Guido Marangoni. L'aspetto attuale della Loggia Malatestiana, dunque, è frutto principalmente di questo intervento post - bellico che, da un lato, ha messo in luce la quarta campata del portico che era nascosta da un fabbricato, ha salvaguardato l'impianto architettonico quattrocentesco così come i materiali scultorei e di decorazione architettonica originali salvatisi dai bombardamenti, dall'altro ha integrato in stile o ricostruito imitando l'originale ciò che è stato distrutto dalle bombe creando un insieme nel quale non è sempre facile distinguere ciò che è pertinente al XV secolo e ciò che è stato ricostruito forse riproponendo un modello originale. Questo aspetto si riscontra, soprattutto, nei peducci figurati che probabilmente sono stati realizzati a metà del Novecento riproducendo gli originali danneggiati.

Collocazione

Brescia (BS), Palazzo Broletto - complesso

Credits

Compilazione: Pernis, Mirka (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).