Pace di Bagnolo Mella
ambito bresciano
Descrizione
Identificazione: Pace
Ambito culturale: ambito bresciano
Cronologia: post 1298 - ante 1300post 1300 - ante 1315
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco
Misure: 14 m x 3 m
Notizie storico-critiche: Il primo piano dell'ala meridionale del Broletto, che fu costruita nel secondo quarto del XIII secolo, era occupato da un salone molto grande dove si riuniva il Consiglio di Credenza della Città. Le dimensioni di questo spazio erano imponenti: era lungo quasi 52 metri, largo 14 metri e mezzo ed alto 9 m; era illuminato da grandi finestre polifore, il soffitto era a capriate lignee. Questo vasto ambiente restò in uso fino alla fine del XVI secolo quando fu suddiviso orizzontalmente: nella parte inferiore vennero create delle salette, in quella superiore, posta appena sotto il tetto, fu ricavata una soffitta adibita a vari usi fra cui quello di Archivio Storico Civico. Tra il 1944 e il 1946 i documenti e i materiali dell'Archivio Storico Civico vennero spostati e sulle pareti settentrionale e meridionale del sottotetto fu scoperta una decorazione ad affresco piuttosto vasta che, in epoca medievale, ornava le pareti del Salone del Consiglio della Città di Brescia. Nel 1946 i dipinti sono stati discialbati, ripuliti e consolidati dal restauratore Bertelli che mette in luce due strati sovrapposti di affreschi. Il primo, pertinente alla seconda metà del XIII secolo, raffigura una teoria di cavalieri incatenati che escono dalle porte della città facendo riferimento ai diversi provvedimenti presi dal Comune bresciano per allontanare i nobili di parte ghibellina della città nell'ultimo quarto del XIII secolo. Il secondo strato della decorazione pittorica, invece, è databile a qualche decennio più tardi e comprende la raffigurazione della cosiddetta "Pace di Bagnolo Mella" che, nel 1298, pose fine alle lotte civili fra guelfi e ghibellini stabilendo su Brescia la signoria del Vescovo Berardo Maggi e vari dipinti di soggetto sacro che, nel 1946, vennero strappati dalle pareti per mettere in luce la sfilata dei cavalieri ed oggi sono conservati nella Pinacoteca Civica.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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