Veduta di Piazza san Marco a Venezia

Guardi Francesco

Veduta di Piazza san Marco a Venezia

Descrizione

Autore: Guardi Francesco (1712/ 1793)

Cronologia: ca. 1760 - ca. 1770

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 96 cm x 62 cm

Notizie storico-critiche: Riconosciuta come uno dei capolavori del Guardi dallo stesso Guglielmo Lochis che l'acquistò nel 1835 dal mercante milanese Giuseppe Finetti, l'opera ritrae una delle vedute preferite dai viaggiatori settecenteschi che passavano da Venezia per il Grand Tour e che desideravano un'immagine della città. La piazza San Marco, spesso teatro di fastose cerimonie, esercitava un fascino indicibile sui forestieri che erano anche i principali clienti dei vedusti. La veduta è presa dalla chiesetta di San Geminiano che occupava il lato breve della piazza di fronte alla Basilica, prima che fosse costruita la cosiddetta Ala Napoleonica. La scena è ambientata al tramonto ma, secondo la sensibilità fantastica del Guardi, la luce proviene irrealisticamente da nord lasciando in ombra la metà sinistra della piazza con personaggi illuminati solo da luce riflessa: questa interpretazione soggettiva del dato reale, che esprimerà a pieno nei cosiddetti "capricci", è caratteristica del Guardi che tende a restituire un'immagine di Venezia evanescente e irreale. Molte sono le versioni di Guardi di questo stesso soggetto ma quella che è più si avvicina al dipinto della Carrara è quella, leggermente più piccola, conservata alla National Gallery of Art di Washington.

Collezione: Fondo Lochis

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo

Credits

Compilazione: Trichies, Silvia (1997)

Aggiornamento: Civai, Alessandra (2010); Civai, Alessandra (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).