Elemosina di Santa Cristina

Caliari Paolo detto Veronese (e aiuti)

Elemosina di Santa Cristina

Descrizione

Denominazione: Ciclo con le Storie di Santa Cristina

Autore: Caliari Paolo detto Veronese (e aiuti) (1528/ 1588)

Cronologia: 1575 - 1585

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 137 cm x 120 cm

Notizie storico-critiche: Si tratta di un episodio del "Ciclo con le Storie di Santa Cristina". Gli altri episodi sono: "Flagellazione di Santa Cristina" (Torcello, Museo Provinciale, num. inv. 154), "Santa Cristina istigata ad adorare gli idoli" (Torcello, Museo Provinciale, num. inv. 155), "Santa Cristina medicata in carcere dagli angeli" (Torcello, Museo Provinciale, num. inv. 156), "Santa Cristina affogata nel lago di Bolsena" (Torcello, Museo Provinciale, num. inv. 157), "Santa Cristina accusata come cristiana" (Stuttgard, Stadt Galerie), "Santa Cristina condannata alla ruota" (Stuttgard, Stadt Galerie), "Apparizione di un angelo a Santa Cristina" (già Milano, Pinacoteca di Brera) e "Battesimo di Santa Cristina" (già Milano, Pinacoteca di Brera). L'opera fu donata dalla Intendenza Generale dei Beni della Corona alla pinacoteca di Brera e quindi fu permutata e acquistata da Guglielmo Lochis nel 1836. L'acquisizione di Lochis nel 1836 è attestata da G. Brambilla Ranise (2007, p. 339). La mano di Paolo Veronese è stata riconosciuta in quest'opera nella bella figura di Santa Cristina, mentre l'interventodegli aiutanti, probabilmente da identificarsi con il figlio Carletto Caliari e il fratello Benedetto Caliari, è presente nelle figure di contorno e nell'ambientazione della scena (cfr. G. C. F. Villa in "I grandi veneti", 2010, p. 136).

Collezione: Fondo Lochis

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo

Credits

Compilazione: Trichies, Silvia (1998)

Aggiornamento: Cazzola, Isabella (2004); Civai, Alessandra (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).