Epigrafe di Bertolo de Zorli
Maestro di San Nicolò ai Celestini
Descrizione
Autore: Maestro di San Nicolò ai Celestini (notizie sec. XIV seconda metà)
Cronologia: ca. 1388
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco
Misure: 49 cm x 49 cm
Descrizione: Epigrafe ad affresco scritta a caratteri gotici.
Notizie storico-critiche: L'epigrafe, rinvenuta sotto un ampio affresco raffigurante la Madonna, San Pietro, un altro Santo e il devoto inginocchiato, specificava che l'opera era stata eseguita per ordine di Tommasino di Bertolo della famiglia Zorli mercante di coperte nell'anno 1388. Inoltre riportava che al piede del dipinto era la tomba di questo Bertolo de Zorli (morto il primo dicembre 1380) in memoria del quale, otto anni dopo, il figlio Tommaso aveva fatto eseguire il sacro dipinto.
L'opera, depositata all'Accademia Carrara nel settembre del 1915, è stata restituita a Ubi Banca. Nella documentazione presente nell'archivio dell'Accademia Carrara la restituzione è avvenuta nel 1989 mentre il verbale relativo risale al 1984. Insieme ai dipinti "Papa Urbano V con le teste di San Pietro e San Paolo" (restituito a Ubi Banca), "Sant'Antonio Abate" (restituito a Ubi Banca), "San Domenico" (restituito a Ubi Banca), "Cristo in pietà", "Madonna con Bambino in trono", "Sant'Anna Matterza", "Santa monaca e volto di Cristo", "Madonna del Latte" (restituito a Ubi Banca), "Madonna con Bambino in trono con angeli reggicortina" (restituito a Ubi Banca), "San Sebastiano" (restituito a Ubi Banca), "Sant'Anna Metterza e San Giacomo il Maggiore" (restituito a Ubi Banca), "Santa Maria Maddalena" (restituito a Ubi Banca), "Santa Marta e donatore" (restituito a Ubi Banca), "San Marco e Santa Elisabetta" (restituito a Ubi Banca), "Madonna con Bambino in trono, San Bartolomeo, Santo Stefano e il donatore Bertolo de' Zorli" (restituito a Ubi Banca), "San Giacomo il Maggiore" (restituito a Ubi Banca), "San Giovanni Battista", "San Martino e monaca domenicana", fa parte del ciclo di affreschi provenienti dal Monastero di S. Marta.
Nel 1915 iniziarono i lavori relativi alla ristrutturazione del monastero di S. Marta, finanziati dalla Banca Popolare di Bergamo e seguiti dall'ing. Luigi Angelini. Il 30 aprile dello stesso anno vennero ritrovati degli affreschi nelle pareti sud-est della chiesa. I dipinti, staccati da Mauro Pelliccioli a spese della Banca, furono subito dati in deposito all'Accademia Carrara. Dall'elenco ne risultavano diciannove.
Il ciclo di affreschi, spettante a mani diverse, è collocabile in un arco di tempo che va dal sesto al nono decennio del Trecento, benchè il nucleo più significativo sia vincolato al 1377, anno di dedicazione della chiesa, e al 1370 post, anno di morte di papa Urbano V raffigurato in uno degli affreschi.
Collocazione
Bergamo (BG), Palazzo di Ubi Banca
Credits
Compilazione: Colombo, Silvia (1999)
Aggiornamento: Civai, Alessandra (2006); Muzzin, Silvia (2006); Civai, Alessandra (2014); Fracassetti, Lisa (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/C0050-01684/
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